La favola di Amaranta di Monica Attucci. Presenta Vannino Chiti

"La Favola di Amaranta" di Monica Attucci è una fiaba che, sotto il linguaggio fiabesco, esplora temi attuali e tragici. Un invito a ritrovare il "sussurro della natura" e a scoprire l'Eterna Meraviglia. Presentazione oggi alle 16.30 in biblioteca Roncioniana.

"La favola di Amaranta", di Monica Attucci, ultima produzione della Casa Attucci Editrice: sarà presentata oggi alle 16.30 in biblioteca Roncioniana alle 16,30. Meriterebbe un sottotitolo che potrebbe essere: "non solo una favola". Perché sotto il linguaggio fiabesco, corredato da disegni patinati di memoria infantile autobiografica, c’è la mappa per ritrovare quello che l’autrice chiama "sussurro della natura", tra animali e vegetali. Un tema attuale e tragico. "Quando ho scritto questa favola, ho immaginato di poter abbracciare tutti quei bambini che sono rimasti al buio…" E quei bambini li abbiamo oggi sotto gli occhi. Il libro, di facile lettura, come sono le favole, si propone una indagine non facile, che è quella di leggersi fino in fondo, alla ricerca dell’ "Eterna Meraviglia" (dei sogni?). Guardando bene, il segreto è scritto nell’origine del nome Amaranta: pianta immortale, che dura, come i sogni, come l’Universo. Alla presentazione, accanto all’autrice: don Marco Pratesi, professor Alessandro Attucci, professoressa Teresa Paladin, assessore polizia municipale Flora Leoni, senatore Vannino Chiti, con la giornalista Maddalena Ciambellotti come moderatrice.

G.G.