Da ricordare domani alle 21 al Politeama il concerto della Camerata che apre – dopo il rinvio a marzo per il maltempo del concerto del 9 novembre – la stagione che ha per titolo Il Piacere della scoperta, un percorso musicale che si propone di porre l’attenzione, oltre che sul grande repertorio, su autori meno noti e composizioni meno celebrate. L’impaginazione di questo concerto esprime eloquentemente l’invito di questa stagione al "piacere della scoperta". La viola, così poco considerata come strumento solistico, sarà protagonista con uno strumentista fuoriclasse, Yakov Zats (nella foto in alto a destra), che il pubblico della Camerata ha già applaudito in diverse occasioni. Per questo programma Zats si assume anche la responsabilità della guida dell’orchestra, in un itinerario musicale che ha anche il valore di testimonianza. Intorno a una partitura costruita esclusivamente su temi popolari ucraini, la Suite composta nel 1925 dall’americano Quincy Porter è un omaggio a chi soffre i disastri della guerra. Per questo motivo è affiancata a Trauermusik, l’intensa elegia di Hindemith per viola e archi, che culmina nel corale "Davanti al tuo trono io mi presento", la medesima melodia con cui Bach si congedò da questo mondo. Altrettanto carica di significato è la scelta del Monolog di Alfred Schnittke, un protagonista della musica del secondo Novecento, ebreo russo perseguitato dalla censura sovietica. Due vivaci e affettuose rivisitazioni della civiltà strumentale settecentesca, le Suites composte in tardo ’800 da Max Reger e Edvard Grieg completano il programma con un’affermazione di fiducia nell’energia positiva della musica. Prima del concerto al ridotto del Politeama il consueto Club delle 18,45, la guida del direttore artistico Alberto Batisti sul programma della serata, appuntamento ad ingresso libero che da anni incanta il pubblico.
CronacaLa Camerata. Il debutto con la viola