La battaglia social di Giulia contro il tassista violento

Il video dell’aggressione, avvenuta a Firenze, nei confronti di una canadese è diventato virale anche grazie alla pianista Mazzoni: "Episodio vergognoso"

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"La violenza deve essere sempre denunciata e punita. Non ci sono scuse, non ci sono sconti per chi si permette di mettere le mani addosso a qualcuno". La pianista pratese Giulia Mazzoni è una delle protagoniste della catena social che ha illuminato, in un coro di indignazione, quell’episodio buio avvenuto nel cuore di Firenze e diventato virale nel video rimbalzato da un social all’altro: al centro, una turista canadese di 33 anni prese a botte da un tassista, al culmine di un litigio. Giulia non era lì, ma assieme all’amica Martina Rojas Chaigneau, è stata tra le prima a informare il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Giulia, compositrice e pianista amatissima, forte del suo tesoro di followers, ha dimostrato che i social, se usati per il giusto fine, possono diventare ‘sociali’. In questo caso sono diventati la cassa di risonanza, l’eco virtuale di un caso purtroppo più che reale. La battaglia per la ragazza aggredita dal tassista può e deve diventare la battaglia di tutti: "È capitato a lei, poteva capitare a tutti. Dobbiamo lottare per un mondo gentile", le parole di Giulia. L’impegno, dunque, passa anche dal postare un video, dallo sfruttare la propria carica social andando oltre la vetrina, ma invitando il pubblico, i followers, a riflettere sul contenuto. A ripostarlo, anche.

"Il video – spiega la pianista – è stato fatto da persone che hanno ripreso solo l’atto finale della violenza. Noi ne vediamo solo una piccola parte. Ho pensato di usare il mio canale social perché ritengo che quando una persone ha un profilo pubblico, come nel mio caso, è giusto che dia una mano. Ho ricondiviso la pertanto la storia di Martina Rojas Chaigneau e così hanno fatto altri amici che conoscono Bianca". E poi molti altri che non la conoscono.

"Si è creata una catena di anime bellissime che hanno iniziato a diffondere la notizia, e così è diventata virale – le parole di Giulia – I social possono avere un fine non solo di esposizione di sè, ma anche di aiuto agli altri. Quando ho saputo che questo post era stato condiviso anche da ‘Una nessuna centomila’, dalle signore coraggiose della musica italiana, capitanate dalla Mannoia e dalla Nannini e altre grandi artiste, mi sono emozionata. Non si chiudono gli occhi, non si chiude il cuore aspettando che succeda qualcosa. Le cose accadono solo se si combatte assieme. Denunciate sempre e soprattutto non smettete di sognare un mondo fatto di gentilezza. Auguro a Bianca di riprendersi presto dalle ferite fisiche e psicologiche. E spero che venga punito al più presto il violento".

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Maristella Carbonin