Italia Brilla: tappa in città Il cielo a misura di bambini

Al Santa Rita il tour per avvicinare alla scienza i piccoli con situazioni di disagio. Perché le stelle e un telescopio possono fare magie. AstroSamantha testimonial

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Ha fatto tappa a Prato ieri pomeriggio "Italia Brilla - Costellazione 2022", l’iniziativa promossa da Il Cielo Itinerante e sostenuta dall’Unicef che si propone di avvicinare le bambine e i bambini in situazioni di disagio socio-economico allo studio delle materie scientifiche e tecnologiche. Il progetto ha il patrocinio dall’Agenzia spaziale italiana e rientra nel programma educativo dell’Agenzia spaziale europea, promosso in occasione della missione Minerva di Samantha Cristoforetti. Il pullmino dell’associazione, insieme ai divulgatori scientifici ed i telescopi, si è fermato alla Fondazione Opera Santa Rita, da sempre impegnata in attività educative a favore di minori con difficoltà personali, familiari e sociali. I bambini hanno partecipato a una speciale caccia al tesoro dal titolo "Lanciamoci verso uno spazio sostenibile", con l’obiettivo sensibilizzarli sull’importanza del rispetto dell’ambiente. I ragazzini sono stati poi protagonisti di due laboratori pratici: il primo, "Astrokids - Astronauti per un giorno", per scoprire come vengono selezionati gli aspiranti astronauti e come si vive sulla stazione spaziale internazionale; il secondo dedicato a costellazioni e comete. La giornata si è conclusa alle 22 con l’osservazione del cielo, grazie a telescopi professionali e il supporto di astronomi professionisti dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica).

L’associazione Il Cielo itinerante è stata fondata da Ersilia Vaudo e Alessia Mosca. Prato è stata la terza tappa del tour di "Italia Brilla", che in sei mesi toccherà cinquanta comuni in tutta Italia. "La possibilità di scoprire il cielo e avvicinare i ragazzi alla scienza attraverso il gioco può mettere in atto una trasformazione profonda - ha detto Vaudo, presidente dell’associazione –, alimentando la voglia di proiettarsi in avanti e immaginare per se stessi prospettive nuove. Sì, un telescopio può davvero fare piccole magie".

"Avere a che fare con i bambini è un onore e una responsabilità, perché significa avere a che fare con il futuro – ha aggiunto Emilio Cozzi, ambassador di Unicef – . Non è retorica, ma la consapevolezza di un fatto cruciale: del domani, saranno i bambini di oggi gli abitanti e, insieme, i fautori. Stimolarne la curiosità, attraverso le meraviglie dello spazio e della tecnologia, coincide con un altro tipo di consapevolezza: quella di chi, oggi non più bambino, ha il dovere di ampliare la coscienza, la conoscenza, il desiderio di scoperta e le possibilità di realizzare le proprie aspirazioni dei costruttori del futuro". Carmela Pace, presidente di Unicef Italia ha ringraziato Samantha Cristoforetti per aver dimostrato grande attenzione e sensibilità verso i bambini più vulnerabili.