Investita e uccisa a Capodanno, il fidanzato: "Ti ricorderò così, con il sorriso"

Il caso della ragazza pratese morta a Monteriggioni. Le indagini della procura

Il luogo della tragedia. Nel riquadro la vittima

Il luogo della tragedia. Nel riquadro la vittima

Prato, 3 gennaio 2019 - La procura di Siena non ha bisogno di capire perché Cristina Macrellino è morta. A travolgere nell’ultimo giorno dell’anno la 31enne di Prato è stata una macchina. Cristina stava camminando sulla Cassia fra Siena e Monteriggioni, insieme al fidanzato. E’ deceduta sul colpo.

Per questo motivo non è stata necessaria l’autopsia. Il pm Nicola Marini ha disposto la visita esterna, effettuata ieri pomeriggio dalla medicina legale di Firenze alle Scotte. Poi i familiari, piegati da un dolore che lascia il segno e stordisce, si sono potuti raccogliere accanto a lei all’obitorio. Per piangerla ancora e accarezzarla con lo sguardo.

Da qui stamani la salma partirà per l’ultimo viaggio, verso Prato, dove il feretro sarà esposto a partire dalle 14 alle cappelle del commi ato della Misericordia in via Convenevole per il saluto degli amici e di chi voleva bene a Cristina. I funerali si svolgeranno domani nella chiesa della Resurrezione alle 14,30, poi ripo serà per sempre nel locale cimitero della Misericordia. E distanza di 24 ore dalla tragedia anche il fidanzato di Cristina ha trovato la forza per pubblicare il suo ricordo su Facebook. Una foto, con i volti sorridenti, scattata durante un momento felice e poche righe per esprimere un dolore enorme: "Ti ricorderò così con qu el sorriso che per la prima volta mi ha colpito. Un bacio".

Le cause della morte della 31enne dunque sono chiare. Dovrà invece essere ricostruita la dinamica dell’incidente nel minimo dettaglio. Così ieri mattina la polizia municipale di Monteriggioni è tornata in quella striscia d’asfalto che si trova proprio ai piedi del castello medievale di Monteriggioni.

Cristina Macrellino e il fidanzato erano stati a visitarlo, scendendo poi sulla Cassia per tornare verso il Comune dove si ferma il bus. Avevano preferito usare il treno per arrivare in terra di Siena piuttosto della macchina che in serate movimentate come quella di San Silvestro poteva essere pericolosa. Ma il destino aveva disegnato per la ragazza, laureata in psicologia e in cerca di un’occupazione, un copione tragico.

I vigili urbani, dopo i rilievi planimetrici, hanno preso ieri ulteriori misure fotografando la scena con la luce del sole. Materiale che finirà sul tavolo della procura. Sarà disposta una consulenza tecnica sulla dinamica per determinare la velocità dell’auto, per il cui conducente si profila l’accusa di omicidio stradale, e capire dove la giovane si trovava quando è stata investita, visto che lo spazio lungo la carreggiata è ridotto. Chi abita nella zona sa bene quanto sia pericoloso, soprattutto di n otte e se si è vestiti di scuro, camminare a piedi sulla Cassia.

Però non ci sono cartelli che impediscono ai pedoni di farlo. Il padre e il fratello di Cristina Macrellino si sono recati ieri in Comune per alcune pratiche legate al post incidente, ricevendo l’abbraccio e le condoglianze del sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini che ha ribadito loro massima disponibilità per ogni necessità. © RIPRODUZIONE RISERVATA