La Porta: "Basta ditte che aprono e chiudono. Obbligo di fideiussione, la mia battaglia"

La deputata FdI: " La norma nel decreto aiuti quater, il primo del nostro governo. A Prato? Da Biffoni solo promesse e disegni. Possiamo vincere"

Chiara La Porta, deputata di Fratelli d'Italia

Chiara La Porta, deputata di Fratelli d'Italia

Prato, 11 dicembre 2022 - Chiara La Porta, racconti in estrema sintesi i suoi primi due mesi in Parlamento.

"L’idea di essere in un posto più grande di me, la grande responsabilità che sento, la consapevolezza delle tante emergenze che le persone devono affrontare. E il lavoro, a testa bassa, tutti i giorni".

Per Prato?

"Nel decreto aiuti quater, il primo provvedimento del nostro governo, c’è una norma che viene da Prato, sulla quale mi sono battuta in prima persona e che riguarda l’enorme problema delle aziende che aprono e chiudono, e non pagano le tasse, i contributi o le multe, e che fanno concorrenza sleale alle imprese che rispettano le regole"

Quale?

"Se un cittadino o un soggetto di uno Stato non dell’Unione europea chiedono l’apertura di una nuova partita Iva dopo averne già chiusa una ed essere stati segnalati dal Fisco, avranno l’obbligo di accendere una fideiussione bancaria, a copertura di quanto dovuto allo Stato. Altrimenti niente partita Iva. Credo possa essere un deterrente a un fenomeno che purtroppo a Prato conosciamo molto bene. La norma, lo sottolineo, è compresa nel primo provvedimento varato dal governo".

Sul distretto parallelo cinese c’è anche un problema giustizia. Il processo China Truck ne è un esempio.

"Ne siamo assolutamente consapevoli. Sono cofirmataria della richiesta di istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle associazioni criminali anche straniere. Stiamo lavorando perché vengano sbloccate le risorse per nuove assunzioni nelle forze dell’ordine, per potenziare la lotta alla concorrenza sleale, per la sicurezza".

E lo stato del nostro palazzo di giustizia?

"È una partita molto complessa, aperta purtroppo da più di dieci anni. Ci hanno provato tanti colleghi prima di me. Mi impegnerò al massimo, ma non è mia abitudine promettere cose che non sono sicura di mantenere in tempi brevi".

Il suo collega Pd Marco Furfaro ha presentato proposte di emendamento alla legge di bilancio per assegnare in generale più fondi per alloggi popoplari, società sportive, sanità e piste ciclabil, e in particolare un finanziamento straordinario al Comune di Prato per favorire l’inclusione sociale.

"I soliti libri dei sogni della sinistra. Si fa presto a scrivere comunicati. Vorrei ricordare a Furfaro che un ulteriore scostamento di bilancio graverebbe in modo inaccettabile sulle nuove generazioni e che questi anni di governi Pd hanno già lasciato una pesantissima eredità sui conti dello Stato, fra redditi di cittadinanza e bonus vari seminati a pioggia".

Fra un anno mezzo le elezioni per il nuovo sindaco di Prato.

"Siamo già al lavoro come centrodestra. In otto anni e mezzo Biffoni e le sue giunte hanno prodotto disegni e promesse non mantenute. Il sottopasso del Soccorso è al palo, il Parco centrale pure. In compenso il traffico è bloccato da quei marciapiedi. Tanti progetti, tanti soldi spesi. La realtà ormai la vedono tutti. Del Soccorso ho parlato con il sottosegretario alle infrastrutture Bignami. La strada del sottopasso per una serie di motivi tecnici è difficile da percorrere, diversamente da quella del ponte, bocciata da Biffoni per motivi ideologici di contrapposizione con la giunta Cenni".

Nel 2019 il centrodestra ha perso. Ci sono errori da non ripetere secondo lei?

"La squadra va costruita e strutturata con maggiore anticipo. Con gli alleati il confronto è ormai settimanale. Secondo me è importante puntare sui giovani, anche partendo dagli attuali consiglieri comunali, a cui affiancare persone di esperienza. Ed è importante dialogare con tutti coloro che vogliono e credono in un’alternativa a questa sinistra. Si stanno avvicinando a noi molte persone, anche del mondo delle associazioni".

E il candidato sindaco?

"Un passo per volta. È una figura fondamentale, non l’unica".

A Poggio a Caiano si voterà fra sei mesi.

"Confido che a gennaio si possa annunciare il candidato sindaco: ci sono più profili su cui ci stiamo confrontando. Con gli alleati e le persone comuni che stiamo incontrando in questi mesi abbiamo fatto un lavoro importante. A breve apriremo il comitato elettorale del centrodestra in un punto strategico, al centro del comune. Lunedì 19 dicembre faremo proprio a Poggio la cena provinciale per gli auguri di Natale e abbiamo già oltre cento prenotazioni. Vogliamo vincere, possiamo farlo".