Insulti no vax, indagini serrate Al vaglio la videosorveglianza

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Non ci sono ancora novità sul responsabile o responsabili delle scritte no vax apparse martedì mattina sulle pareti dell’ospedale Santo Stefano e nella tensostruttura all’ingresso del Centro Pegaso 1, che fino a poco fa ha ospitato le degenze Covid in low care. I filmati delle telecamere di videosorveglianza, piazzate all’esterno del nosocomio di Galciana, sono stati consegnati da Sara Melani, direttrice dell’ospedale dopo aver sporto denuncia contro ignoti, agli investigatori della polizia di Stato che, dopo i rilievi ed il sopralluogo effettuati dalla scientifica, stanno vagliando fotogramma per fotogramma. Un lavoro non semplice per la scarsa qualità delle immagini, ma che non fa demordere gli operatori dall’approfondire il materiale a disposizione. Intanto, quelle scritte vergate con vernice spray rossa, che citano il nazismo ed equiparano chi è a favore del vaccino alla morte, possono essere rimosse. Il via libera arriva dalla polizia, ma l’ufficio tecnico dell’Asl Centro sta valutando di eseguire delle prove per valutare come intervenire per rimuovere quella vernice sui pannelli esterni del Santo Stefano. "Sono certa che le forze di polizia individueranno gli autori delle scritte - afferma Patrizia Ovattoni, consigliera d’opposizione - Non sono d’accordo sul fatto che sia stata rimossa la vigilanza notturna al Pegaso. La tutela del patrimonio pubblico non può essere messa in secondo piano: i danni oltre a denotare una cattiva immagine pubblica, comportano costi elevati a carico del contribuente".