Industria, segnali di ripresa: Prato però arranca ancora

La crisi del settore moda si fa sentire sull’intero sistema, anche se i segni ‘meno’ a due cifre sembrano definitivamente superati

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A Prato la ripartenza è più difficile che altrove, in Toscana. E il nostro distretto, se si parla di produzione industriale manifatturiera, resta maglia nera rispetto a Pistoia e Lucca. Questo almeno secondo le analisi sul primo trimestre del 2021 effettuate nei territori di sua competenza da Confindustria Toscana Nord. In generale, in effetti, secondo i dati raccolti si può comunque parlare di netti segnali di ripresa guardando al complesso dei tre territori, Lucca, Pistoia e Prato, appunto, con una variazione tendenziale del -2% che è nettamente la migliore dall’inizio della pandemia (-8% nel quarto trimestre 2020, 9,2% nel terzo trimestre e addirittura -20,2% nel secondo). Scendendo più nel dettaglio dei dati produttivi, però, emerge nettamente la differenza di "velocità" delle tre province. Lucca in particolare torna a far segnare dati positivi, con un +1,9% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Moderatamente negativa (-2,4%) Pistoia, mentre è decisamente peggiore il dato pratese (-7,4%), influenzato dalla forte concentrazione sul territorio di aziende legate al settore moda, uno dei più colpiti dalla pandemia. Per fortuna le perdite a due cifre, con il picco del -33,9% nel secondo trimestre 2020 a causa delle chiusure generalizzate delle attività del tessile e abbigliamento, sono ormai da considerarsi alle spalle. Il vicepresidente pratese di Confindustria Toscana Nord, Francesco Marini, commenta: "La moda continua a essere attardata sulla via della ripresa. Nel distretto la produzione del tessile segna nel primo trimestre -8,8%. Ancora più serio il caso dell’abbigliamento, -22,6%, mentre la metalmeccanica, incentrata soprattutto sul meccanotessile, dopo un 2020 molto pesante arriva nel primo trimestre a -1,7%. E’ fondamentale cercare di capire quali siano le prospettive per l’immediato futuro: la rilevazione congiunturale tratteggia un quadro potenzialmente positivo, con tutti i comparti, inclusi i conto terzi, che hanno buone aspettative per il secondo trimestre".

"E’ importante che la ripresa sia sostenuta da politiche che tengano conto della necessità di misure di tutela – specifica il presidente di Confindustria Toscana Nord, Giulio Grossi –. Sarebbe sbagliato pensare che l’economia sia avviata verso una ripresa automatica. Molte imprese stanno ancora soffrendo e sono esposte a gravi rischi. E’ importante che il Decreto Sostegni Bis tenga conto di questo, oltre a confermare il Superbonus per l’edilizia e a prevedere una riformulazione dei meccanismi di ristoro, che escludono troppe imprese e sono basati sull’inadeguato criterio della riduzione del fatturato anziché sull’entità delle perdite. Anche alla Regione chiediamo un ulteriore sforzo: le agevolazioni occorrono adesso, altrimenti potrebbe essere troppo tardi".

L.M.