L'inchiesta sul calcio. Tratta baby calciatori. Toccafondi patteggia 20 mesi di squalifica

Giustizia sportiva: c'è anche la Zenith

Il presidente del Prato Paolo Toccafondi in tribunale con il suo avvocato

Il presidente del Prato Paolo Toccafondi in tribunale con il suo avvocato

Prato, 9 giugno 2018 -  Venti  mesi di squalifica e una multa di 12mila euro per Paolo Toccafondi. Otto mesi di lontananza dai campi per Simone Storai e 20mila euro di multa; tre mesi per Alessio Vignoli oltre a quatromila euro di multa. Queste le sanzioni che riguardano il Prato proposte all’attenzione del tribunale sportivo dopo i «patteggiamenti collaborativi», ossia l’accordo trovato fra accusa e difesa in merito all’inchiesta che la scorsa estate aveva scosso il mondo del calcio toscano. Si parla, in questi casi, dei tesseramenti irregolare di alcuni giovani talenti africani (solo Storai è tirato in causa per mancata denuncia di una combine nella sfida tra Sestese e Chiusi).

Un capitolo, quello del presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per il quale il processo penale che riguarda Toccafondi è ancora aperto. C’è poi anche il capitolo Zenith Audax e in questo caso si parla di una combine nella sfida contro la Sestese: i bluamaranto, pur senza ammettere alcuna colpa, hanno deciso di scendere a patti con la procura federale, rimediando una pena richiesta di un solo punto di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Eccellenza (ma evitando una multa). Gli accordi di patteggiamento devono adesso essere «approvati» dal tribunale, che vaglierà le singole situazioni caso per caso nei prossimi giorni. Gli accordi raggiunti dalla procura sembrano, ad ogni modo, già dei verdetti definitivi, considerato che il concordato pattuito prevede che nessuno faccia appello. E’ anche vero, però, che il giudice potrebbe ancora rimescolare le carte in tavola, chiedendo per esempio accordi diversi sulle sanzioni pattuite. Fra coloro che invece sono stati deferiti e hanno deciso di non fare accordi con la procura federale, per quanto riguarda le società del nostro comprensorio, figurano anche Vincenzo Esposito e Francesco Safina per il Prato: per Esposito i procuratori federali (per omessa denuncia di combine e per i tesseramento dei minorenni extracomunitari) chiedono un anno e 4 mesi oltre a 30mila euro di multa. Per Safina, invece, chiesti solo quattro mesi di squalifica. In questi casi pare che per le sentenze definitive si debba aspettare la prossima settimana: il giorno dei verdetti del tribunale potrebbe essere mercoledì. Si avvia quindi alla conclusione il lato sportivo della «calciopoli» nostrana. Il risultato, nonostante qualche strascico a livello di rapporti personali, sono le annunciate pene «light», che comunque soddisfano il pool di avvocati calati ieri a Roma per un processo che si è chiuso nel giro di qualche ora. Pene che, onestamente, un po’ stridono con le richieste avanzate per chi invece ha affrontato il dibattimento, sperando in un’assoluzione piena. Non tanto per quel che riguarda le società di Prato, quanto invece per quel che concerne le sanzioni richieste per le varie società fiorentine coinvolte.

L. M.