Dopo 15 anni risolto il mistero di Imane. Trovati i resti della ragazza scomparsa

Dopo la falsa pista del corpo ritrovato a Cento, le ossa rinvenute a Barberino sono state attribuite senza dubbio alla giovane pratese

Imane Laloua

Imane Laloua

Prato, 6 novembre 2018 - Sono di Imane Laloua una donna di 22 anni, scomparsa a Prato nel 2003, le ossa che vennero ritrovate nel 2006 in sacchi gettati in un boschetto dell'autostrada del Sole  dopo il casello di Barberino di Mugello .

Lo ha stabilito l'esame del dna. Ora la Procura di Firenze chiede che chiunque sappia qualcosa e del motivo per cui fu uccisa aiuti le indagini. Il pm Giuseppina Mione indaga per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La madre denunciò la scomparsa della figlia nel settembre 2003 e da allora non ha mai smesso di chiedere alle autorità di appurare cosa le fosse accaduto.

LA TESTIMONIANZA DELLA MADRE A "CHI L'HA VISTO?" (clicca qui)

Una falsa pista era arrivata dal rinvenimento di un corpo a Cento (Ferrara) nel 2004 che si sospettava fosse della giovane. L'esame del dna però spense le speranze di aver ritrovato almeno i resti dela povera ragazza.

Imane aveva raggiunto nel 1995 la mamma Zoubida Chakir a Montecatini Terme, dove lavorava come badante. All’epoca era adolescente e studiava all’istituto alberghiero, poi dovette lasciare per lavorare negli alberghi della zona. Di Imane la mamma non ha saputo più niente da quel 27 giugno 2003: allora aveva 22 anni, si era sposata a 19 con un marocchino che entrava e usciva dal carcere e fino al maggio di quello stesso anno aveva abitato a Prato insieme a connazionali e al marito.