In Soccorso del giardino dimenticato. Festival, laboratori e attività culturali

Un progetto per riqualificare l’area abbandonata di via del Purgatorio

La presentazione del progetto «Giardini di prossimità» e in basso l’assessore Simone Mangani

La presentazione del progetto «Giardini di prossimità» e in basso l’assessore Simone Mangani

Prato, 17 gennaio 2019 - I cittadini del Soccorso stanno per riappropriarsi del giardino pubblico abbandonato in via del Purgatorio che si estende fino a via Nenni. Partirà tra pochi giorni il progetto «Giardini di prossimità: la natura come bene comune», che prevede un festival da fine gennaio a giugno sulla sostenibilità e residenze artistiche per riqualificare - con i residenti del quartiere - l’area verde delle scuole Collodi. Il progetto, ideato e organizzato da Cut (Circuito Urbano Temporaneo) e Riciclidea, ha vinto, unico in Toscana, il bando Creative Living Lab 2018 promosso dal ministero per i beni e le attività culturali e patrocinato dal Comune di Prato. Il relativo finanziamento è di 24mila euro. Il programma prevede attività culturali, laboratori e una serie di azioni rivolti a innescare un processo di costruzione di comunità grazie al mezzo delle residenze artistiche, della condivisione di buone pratiche e della formazione.

I partner del progetto sono l’istituto comprensivo Curzio Malaparte, il comitato di riqualificazione del Soccorso e l’oasi apistica Le Buche di Poggio a Caiano. L’iniziativa è stata presentata ieri dagli assessori alla cultura Simone Mangani e all’urbanistica Valerio Barberis che ne hanno sottolineato l’importanza e l’attualità. Il progetto si articola su due fasi: la prima consiste nel festival sulla sostenibilità, PratoCity-VegetableGarden, che si svolgerà alla Saletta Campolmi in via Puccetti dall’1 all’11 febbraio. Sarà un modo nuovo per raccontare con una mostra il tessuto urbano del territorio di Prato seguendo la storia secolare della presenza agricola e la trasformazione urbanistica della città legata all’affermazione industriale e alla ridefinizione e rifunzionalizzazione delle aree verdi nei secoli, arrivando al nuovo senso dello spazio verde-giardino come focus per la creazione di comunità.

Tra i vari appuntamenti oltre la giornata di scambio semi in collaborazione con Seedvicious, l’esposizione di una serra idroponica del progetto pratese BloomProject, una serie di talk e un tavolo di progettazione che vedranno la partecipazione di Iridra, azienda fiorentina, con Hidrousa, progetto vincitore di un bando europeo Horizon2020, legati al tema dell’acqua come bene comune, il coinvolgimento delle classi delle scuole Collodi in laboratori progettati da Elena Sanesi di Riciclidea. Lo spazio dell’Ex fabbrica Campolmi sarà punto di partenza per tracciare un percorso-ponte, passando attraverso l’orto urbano Spazinvasi, attivo dal 2015 in via Arcangeli e creando un collegamento con il cuore della città grazie al supporto della Libreria Gori. La seconda fase è caratterizzata da residenze artistiche curato da Chiara Vacirca e Stefania Rinaldi, che si svolgeràper cinque mesi, fino a giugno 2019, con l’intervento di tre artisti dal respiro internazionale, Beatrice Catanzaro, Luigi Coppola e Sara Leghissa, che investono la loro ricerca in una relazione col mondo, fondando pratiche che non si legano necessariamente alla produzione di oggetti ma all’intreccio di relazioni umane. I tre artisti incontreranno gli abitanti del Soccorso, attivando con interventi mirati un movimento collettivo che dovrebbe far «entrare» nel cuore e nei pensieri dei cittadini quel giardino finora dimenticato.