Prove di quasi normalità per gli studenti. Da ieri mattina le scuole di ogni ordine e grado di Prato hanno riaperto mentre sono rimaste chiuse a Montemurlo e Cantagallo. Gli studenti del liceo artistico Brunelleschi sono tornati solo nelle classi della sede distaccata di via Galcianese, quelli di via Maroncelli e via Milano sono rimasti a casa e lo saranno anche oggi.
La scuola tenta di riportare la normalità nelle vite dei ragazzi già segnate dal Covid prima e dall’alluvione adesso. Non tutte le zone della città ha subito lo stesso destino, ma molti studenti sono stati colpiti negli affetti e allora anche la scuola tende una mano: "Non ci sono tutti, ma la gran parte dei ragazzi è tornata in classe. Anche loro hanno bisogno di normalità", dice il dirigente del Marconi Paolo Cipriani. "Alcuni mi hanno fatto richiesta di poter uscire prima da lezione mentre altri saranno assenti qualche giorno per aiutare le famiglie o i vicini di casa a risollevarsi. Mi hanno fatto vedere le foto di quello che stanno facendo, sono tutti ragazzi bravi quindi non saranno chieste giustificazioni, metteremo l’assenza perché è d’obbligo ma senza bisogno di giustificare. Ovviamente questo può avvenire per qualche giorno poi dovrà tornare tutto nella norma e le attività dovranno riprendere a regime". Assenti giustificati per spalare fango dalle zone più colpite di Campi Bisenzio, della Vallata e di Montemurlo.
"Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi, hanno dato prova di responsabilità", aggiunge il dirigente Cipriani. Mentre il liceo Brunelleschi di Oste è ancora chiuso insieme alla vicina succursale di via Milano, gli studenti del liceo Livi di Prato hanno fatto richiesta alla dirigente di poter attivare la dad.
"Mi sono arrivate diverse richieste di attivare la dad da parte distudenti che abitano nelle zone maggiormente colpite dall’alluvione che non riescono ancora a raggiungere la città - spiega la dirigente del Livi-Brunelleschi Mariagrazia Ciambellotti -. Abbiamo ovviamente attivato subito le lezioni per gli studenti di Campi Bisenzio e della vallata". Dopo gli anni difficili del Covid ecco che si riaffaccia lo spettro della didattica a distanza che diventa ancora una volta soluzione nell’emergenza. "Nei prossimi giorni speriamo che le strade possano tornare percorribili e quindi rivedere tutti i nostri ragazzi presto in classe", aggiunge Ciambellotti. La città, le istituzioni, le scuole fanno rete in un momento non facile: "Abbiamo integrato le ore a disposizione dei ragazzi del servizio psicologico - aggiunge la dirigente -. Ci sono due professionisti, un uomo e una donna, a disposizione degli studenti perché le richieste sono aumentate molto nell’ultimo periodo".
Genitori e personale didattico con granate e secchi hanno invece permesso da ieri mattina di tornare in classe ai bambini della scuola elementare di Figline così come sono potuti rientrare anche tutti i bambini degli istituti comprensivi della città.
Silvia Bini