"Impossibile vivere con 127 euro al mese"

Parla la donna che ha occupato l’Inps: "Ho scritto anche a Di Maio"

Reddito di cittadinanza

Un cittadino protesta contro la misura del governo gialloverde.

Prato, 19 maggio 2019 - «Come è possibile vivere in quattro persone con 127 euro al mese?». La donna che martedì scorso è andata su tutte le furie all’Inps dopo la comunicazione che quello è l’importo che le spetta come reddito di cittadinanza, vuole chiarire. E parlando con La Nazione racconta «di aver agito per disperazione» a causa di una situazione economica difficilissima. «Per prima cosa – racconta Angela (nome di fantasia) – quella mattina all’Inps non ho calunniato nessuno ma ho detto che non me ne sarei andata perché non sapevo come fare a vivere: in famiglia non abbiamo più un centesimo. Ero disperata e allo stesso tempo arrabbiata».

La donna entra poi nel dettaglio: «Per la domanda di reddito di cittadinanza abbiamo presentato un Isee 2017 che ammonta a 3500 euro. Mio marito ha usufruito della mobilità dal 2015 al 2017 percependo 600 euro più gli assegni familiari per un totale di circa 810 euro. Viviamo in una abitazione d’emergenza del Comune e siamo in arretrato con l’affitto di 170 euro mensili. Mio marito è disoccupato e io lo stesso, pur avendo lavorato in alcune imprese di pulizie. Quando mi hanno detto che l’importo era di 127 euro, non potevo immaginare che fosse vero: avevo creduto in questo sussidio». La famiglia, originaria del sud, vive a Prato dal 2001 e il capofamiglia ha sempre lavorato fino al 2015, quando l’ultima ditta, un’azienda di Bologna, ha messo tutti i dipendenti a casa: «Ho fatto il piastrellista e poi l’operaio – racconta il marito della donna che ha 47 anni – persino il manutentore sui treni e farei qualsiasi tipo di lavoro pur di provvedere alla mia famiglia. Abbiamo due figlie di 12 e 14 anni che vanno a scuola e vivono una situazione delicata. Dopo questa risposta dell’Inps abbiamo scritto una mail al ministro del lavoro Luigi Di Maio: anche se l’importo verrà conguagliato con la presentazione dell’Isee relativo ai redditi del 2018, come può una famiglia vivere con 127 euro?».

Angela e suo marito affermano di aver seguito con scrupolo tutte le procedure per la presentazione della domanda: «La pratica – aggiunge l’uomo – era sempre in lavorazione e a quel punto ho detto a mia moglie di andare di persona all’Inps e così è successo tutto questo. Per il colloquio di lavoro ho appuntamento il 28 maggio». Con il nuovo Isee la famiglia potrà raggiungere la famosa somma dei 780 euro mensili ma intanto deve trovare altre soluzioni per vivere. Angela e il marito erano convinti che l’incrocio dei dati fra Comune di Prato e Inps avesse chiarito la loro posizione economica, ovvero l’assenza di reddito nel 2018, ma quello che fa testo è la documentazione fiscale esistente e prodotta al momento dell’inoltro della domanda. La famiglia spera, comunque, in un interessamento diretto del ministro Di Maio che in settimana si era detto sicuro, sul caso di Prato, che il sussidio sarebbe aumentato con i nuovi dati sul reddito.