L’impennata dei contagi fa scattare l’allerta Solo nove province peggio di Prato in Italia

Lo rivelano i dati degli ultimi giorni con un incremento del 56% rispetto alla settimana precedente. Ieri 108 nuovi casi e un decesso

Covid, i guanti sono uno strumento per contenere i contagi

Covid, i guanti sono uno strumento per contenere i contagi

Prato, 26 febbraio 2021 - Prato è la decima provincia della Penisola per crescita di contagi nella settimana dal 17 al 23 febbraio. Il dato, certo non rassicurante, emerge dagli studi condotti sull’andamento dell’epidemia dalla Fondazione Gimbe, che ha studiato l’evoluzione della pandemia puntando l’attenzione sulle province che hanno registrato un aumento dei contagi di il 20%. E’ in questo contesto che Prato evidenzia un aumento dei casi positivi del 56,7% rispetto alla settimana precedente. "Dopo quattro settimane di stabilità nel numero dei nuovi casi - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, parlando del quadro nazionale - si rileva un’inversione di tendenza con un incremento che sfiora il 10%, segno della rapida diffusione di varianti più contagiose". Fortunatamente, come conferma anche l’Asl Toscana Centro, nella provincia pratese non si evidenziano varianti, ma soltanto alcuni casi sospetti ancora non confermati: uno risale alla fine di gennaio e riguardava un cittadino pachistano di rientro dal Regno Unito, mentre altri due sono più recenti e sono relativi ad un ragazzo in attesa di un intervento chirurgico e ad un anziano. a Covid-19. Al di là dlele varianti, però, resta il fatto che il numero dei contagi è visibilmente in crescita. Ieri, ad esempio, i nuovi casi positivi sono stati 108, con questa suddivisione territoriale: 96 casi a Prato, 3 a Cantagallo, 2 a Carmignano, 6 a Montemurlo, 2 Poggio a Caiano e 2 a Vaiano. La somma dei casi positivi, da un anno a questa parte, arriva a quota 12.841, quindi vicinissima a sfiorare i 13.000 contagi. E poi ci sono i decessi causati dal Covid, che continuano nonostante i tentativi di contenere la diffusione del contagi. Ieri una vittima a Prato: si tratta di una donna di 82 anni, deceduta durante il proprio ricovero al Santo Stefano, e che fa salire il numero dei decessi dall’inizio della pandemia a 311. Gettando invece uno sguardo sul resto della Toscana, da sottolineare che ieri i casi registrati sul territorio regionale hanno fatto un balzo considerevole raggiungendo quota 1.374 (1.338 confermati con tampone molecolare e 36 da test rapido antigenico). Mentre i decessi sono stati 14: 8 uomini e 6 donne con età media di 84,9 anni. Dall’inizio dell’epidemia in Toscana sono 152.787 i casi di positività al coronavirus. L’età media dei 1.374 nuovi positivi è di 44 anni circa (il 19% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 6% ha 80 anni o più). E sempre ieri sono stati eseguiti 14.472 tamponi molecolari e 8.263 tamponi antigenici rapidi, il 6% dei quali è risultato positivo. L’ospedale Santo Stefano regge l’urto della nuova ondata, anche se la pressione si fa sentire ormai da settimane, sempre un po’ più forte. Ieri i ricoveri in area medica Covid erano 54 a fronte di 64 letti disponibili, mentre in terapia intensiva i degenti sono 15 a fronte di 20 posti letto. Tutto esaurito alla rsa La Melagrana con 42 persone ricoverate, mentre il numero dei ricoveri all’ex Creaf è fermo a quota 19 (letti disponibili 23). Le persone ricoverate nei posti letto degli ospedali regionali dedicati ai pazienti Covid sono invece 1.012 (7 in più rispetto a giovedì) e 159 in terapia intensiva (4 in meno). Sara Bessi