Il Prato Film Festival festeggia un record Quasi duemila presenze e applausi al Castello

Un successo la nona edizione della rassegna dedicata al cinema italiano. Il ricordo del grande Carlo Monni e tanti premi per la serata finale

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Spenti i riflettori sulla nona edizione del Prato Film Festival: un’edizione di successo per la grande affluenza di pubblico e la qualità dei film proposti nella splendida cornice del Castello dell’Imperatore. La kermesse dedicata al cinema italiano che prevedeva anche un concorso di cortometraggi in diverse sezioni, ha registrato fin dalla prima sera applausi e partecipazione. Il direttore artistico Romeo Conte può davvero ritenersi soddisfatto. La serata finale svoltasi sabato sera ha proclamato gli ultimi vincitori assegnando premi importanti a giovani talenti del cinema italiano, in particolare a tutto il cast del bel film che ha chiuso il festival "Picciridda – con i piedi nella sabbia", tratto dall’omonimo romanzo di Catena Fiorello e diretto da Paolo Licata. Quasi duemila presenza hanno affollato il Castello in una edizione che ha omaggiato il grande attore Carlo Monni, compagno di avventure e di carriera di un giovane Roberto Benigni; insieme a Roma nei primi anni Settanta, insieme protagonisti del film culto "Berlinguer ti voglio bene", come ha ricordato il sindaco Matteo Biffoni nella serata finale di sabato, nel corso della quale ha ricevuto come riconoscimento una maschera raffigurante il volto dell’attore scomparso nel 2013, realizzata dal maestro Gerardo Gelardi.

Attimi di emozione tra il pubblico, nel rivedere stralci di interviste e sequenze dell’indimenticabile film del 1977 sul grande schermo del Castello. Ed anche nell’ascoltare le parole affettuose di Antonella Monni che ha ricordato il celebre zio. Lo stesso Biffoni si è appunto dichiarato fan di quel film che conserva ancora un "valore antropologico", utile per conosce la Prato di quegli anni. Nel corso dei sei giorni del festival, tanti i film rigorosamente made in Italy proposti nel ricco cartellone. Uno per sera: piccoli grandi film che meritavano una riproposta, una "seconda vita", dopo un lungo lockdown che ha bloccato la produzione e la distribuzione del cinema. Nel cartellone del Prato Film Festival sono stati così valorizzati titoli come "Ostaggi" di Eleonora Ivone, il pratesissimo "Forse è solo mal di mare" di Simona De Simone da una sceneggiatura di Tommaso Santi e Matteo Querci, "Sogni di gloria" di Patrizio Gioffrida, "Quanto basta" di Francesco Falaschi, "Il peccato – il furore di Michelangelo" del grande regista russo Andrei Koncalovskji e appunto l’affascinante "Picciridda", ambientato nella meravigliosa isola siciliana di Favignana. Il Prato Film Festival ha voluto essere ancora una volta un punto di riferimento per tutto il mondo del cinema, mettendo a punto incontri, dibattiti, master class tenuti dai grandi professionisti del grande schermo. Con la grande novità di aver coinvolto il Pin – il Polo universitario pratese – e i suoi studenti. Ottimo livello artistico per tutti i cortometraggi selezionati durante gli ultimi mesi fino ad arrivare alle nomination nelle varie sezioni: diritti umani, mondo corto, corti commedia, corti italia, molti dei quali diretti da autori alla prima prova dietro la macchina da presa. E chissà che la partecipazione al Prato Film Festival possa essere l’inizio di un lungo percorso nel mondo del cinema.

Non potevano mancare le star: tra presenze più applaudite dal pubblico, Milena Vukotic vincitrice del premio per la migliore interpretazione femminile per il corto "Dorothy non deve morire". Altro premio per la bravissima Paola Tiziana Cruciani per "E’stato solo un click". Tanti gli applausi per Francesco Pannofino, Jonis Bashir, Sergio Forconi, Alberto Testone, Francesco Ciampi, Annamaria Malipiero, Graziano Salvadori, Lucia Sardo e per molti altri ospiti che si sono avvicendati nelle sei serate del festival. Da segnalare anche la presenza fissa del grande critico e giornalista Paolo Calcagno. Tra sponsor, premiatori e premiati, sabato sera la nona edizione del Prato Film Festival si è chiusa con un bilancio assolutamente positivo. E con la certezza di vedere la prossima edizione nell’estate 2022.

Federico Berti