Il partito di Meloni mette la freccia sul Pd La Pietra: "Premiato il lavoro sul territorio"

Il senatore praticamente sicuro della rielezione. Con più di metà sezioni scrutinate i Dem perdono lo scettro di forza più votata in provincia

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Nella notte la tendenza è chiara e la strada verso Roma altrettanto netta e definita. Patrizio La Pietra, senatore uscente, vola verso la riconferma nel collegio uninominale che comprende anche Prato e già pensa, anche se con ancora un po’ di prudenza dettata dai dati non definitivi, ai progetti che poterà avanti una volta rientrato a Palazzo Madama. Dove gli elettori hanno deciso di mandarlo per la seconda volta. "Siamo stati premiati molto probabilmente dal lavoro e dalla coerenza di questi anni sul territorio, sicuramente il partito è stato apprezzato per l’impegno su tutto il territorio – le sue prime parole, pronunciate intorno all’una di notte, quando la tendenza che lo dà rieletto sembra incontrovertibile visto che gli assegna oltre il 41% dei consensi contro il 32% di Anna Graziani del Pd, con oltre metà delle sezioni scrutinata – Il trend è sicuramente importante e di grande crescita dappertutto e questo ci rende orgogliosi e soddisfatti. La tendenza è chiara". Talmente chiara che La Pietra parla anche dei primi impegni da senatore da portare avanti nel corso del prossimo mandato bis: "Sicuramente servirà dare maggiore attenzione al territorio per risolvere i tanti problemi che ci sono e portare in fondo i diversi progetti rimasti incompiuti anche sul piano delle infrastrutture. Ad esempio serve una spinta per la terza corsia dell’A11, serve un rilancio del distretto tessile e un forte iImpegno sul piano energetico, con lo scorporo del calcolo dell’energia elettrica rispetto al costo del gas, che consentirebbe un risparmio del 40% sulle bollette dell’energia elettrica. Per quanto riguarda Pistoia, invece, penso alla legge quadro sul florovivaismo che è stata bloccata dal governo dei migliori. Andrà sicuramente ripresentata. In sintesi: servono regole certe per il vivaismo". Tracciando già un primo bilancio della notte del voto, La Pietra individua nel rapporto stretto con le categorie economiche il punto di forza della sua campagna elettorale e una delle chiavi per il suo quasi ufficiale ritorno a Roma. "Sì, sono stati fondamentali il rapporto stretto e il dialogo con le associazioni di categoria del territorio, con gli imprenditori, i commercianti e anche gli artigiani.

La grande attenzione alle attività produttive alla fine ci ha decisamente premiato". Per Fratelli d’Italia, dopo tutto, il voto di ieri è stato un trionfo complessivo, visto che l’ha portato oltre il 28% nel collegio uninominale del Senato che comprende, oltre a Prato, anche Pistoia, Lucca e Massa Carrara. Facendo un po’ di confronti con il passato, e soffermandoci su Prato, incredibile il boom di Fratelli d’Italia, passati dal 4,43% registrato al Senato nel 2018 a quasi il 28% raggiunto ieri notte quando, al momento di andare in stampa, erano state scrutinate 167 sezioni su 242. Altrettanto netto l’arretramento del Movimento Cinque stelle che è passato dal 24.1% all’attuale 10,4%. E il Pd? I voti del partito che è sempre stato il più votato in provincia sono passati dal 31,1% diquattro anni fa all’attuale 25,5% che lo relegano stavolta dietro a Fratelli d’Italia. La Lega passa invece dal 18% al 6,2%, mentre Forza Italia dall11,3% al 6,2%.