
I medici di base vanno in pensione, altri lasciano il lavoro all’Asl e il cittadino che non ha dimestichezza con le pratiche on line (e non possiede Spid), si trova in grande difficoltà a scegliere il nuovo medico di famiglia. A Poggio a Caiano si è verificata questa situazione che ha gettato nello sconforto soprattutto la popolazione anziana: una dottoressa che a gennaio aveva preso il posto di un medico andato in pensione, Giacomo Morini, ha chiuso di recente il suo rapporto di lavoro con l’Asl ma l’azienda sanitaria non ha inviato comunicazione agli assistiti. Così i pazienti hanno scoperto di essere senza medico solo quando sono andati in ambulatorio. E nell’immediato non sono stati in grado di fare la procedura in via telematica. Non solo: il problema si è rivelato doppio in quanto gli altri medici di base non hanno potuto prescrivere esami diagnostici o terapie nuove, così per le urgenze i pazienti si sono dovuti rivolgere alla guardia medica, attiva dopo le 20. Per poter fare la scelta del medico in presenza all’Asl i primi appuntamenti sono a fine giugno ed è scattata così la rabbia e la preoccupazione. Negli ultimi dodici mesi negli ambulatori della Misericordia in via Aldo Moro c’è stato un turn over di medici di base a seguito dei pensionamenti e le restrizioni del Covid hanno anche rallentato i contatti fra medici e pazienti. Il dottor Gianni Salvadori, responsabile della medicina di gruppo degli ambulatori della Misericordia, chiarisce il meccanismo di scelta del nuovo medico: "E’ vero che l’Asl avrebbe dovuto comunicare per tempo la cessazione del lavoro della dottoressa. Detto questo, il paziente ha tre possibilità rapide per la scelta del medico: la procedura on line sul sito dell’Asl oppure chiedere qui alla Misericordia o in farmacia. Capisco che non tutte le persone possono muoversi su internet e la cosa migliore è chiedere un supporto, è una operazione di pochi minuti".
E per una richiesta medica urgente? "Il medico della medicina di gruppo – aggiunge Salvadori – che non ha in carico il paziente può solo fare una ripetizione della ricetta. Se deve prescrivere esami diagnostici o medicinali nuovi non lo può fare, perché non ha accesso alla cartella del paziente, per motivi di privacy e di deontologia. In pratica, non può creare le ricette dematerializzate. I pazienti hanno tutte le ragioni per lamentarsi di questa situazione che si è creata e delle lunghe attese per gli uffici. La soluzione migliore è riuscire a poter fare le procedure on line – conclude – e noi siamo qui per questo".
M. Serena Quercioli