'Ha problemi di salute ma è stata sfrattata': proteste a Tobbiana

Tensione agli alloggi popolari. L'inquilina è scomparsa. La Lega contesta, l'assessore Biancalani replica: 'Aveva perso i requisiti, informata da tempo'

La sostituzione della serratura

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Prato, 19 febbraio 2019 - Urla, agitazione e attimi di tensione ieri pomeriggio negli alloggi popolari di via di Tieri a Tobbiana. Lo sfratto di una signora con problemi di salute mentale ha scatenato la rivolta di una decina di inquilini, scesi sul pianerottolo in segno di protesta. Sul posto la polizia municipale, i tecnici del Comune e anche la Digos. La donna aveva ricevuto l'avviso di sfratto qualche mese fa, ma quando si è vista cambiare la serratura di casa è andata su tutte le furie: ha iniziato a disperarsi e poi, intorno alle 15,30, si è allontanata all'improvviso, facendo perdere le proprie tracce fino alle 18.

«Siamo stati in apprensione per ore – ha detto il cognato – Lei ha bisogno di assumere dei farmaci e abbiamo avuto paura si mettesse in pericolo».

L'assessore Biancalani ha spiegato: «Da tempo la signora aveva perso i requisiti per l'alloggio popolare. Prima dello sfratto i tecnici le hanno dato un'alternativa temporanea di alloggio, come da prassi. I controlli sui requisiti sono aumentati perché con l'informatizzazione è diventato più facile incrociare i dati dell'agenzia delle entrate, dell'Inps e dell'Isee».

Sul posto anche gli esponenti della Lega che già nei giorni scorsi si erano battuti a fianco delle famiglie di Tobbiana in emergenza alloggiativa: «Non contestiamo i requisiti ma il modo in cui è avvenuto lo sfratto – dice Patrizia Ovattoni – Così si è calpestata la dignità umana. L'operazione doveva essere eseguita con un'assistente sociale».

A.P.