Guida col cellulare, ora arriva la stretta

Troppi casi anche in città: in 7 ore 44 multe. Pasquinelli: "Servono sanzioni più severe"

Il comandante della polizia municipale, Andrea Pasquinelli

Il comandante della polizia municipale, Andrea Pasquinelli

Prato, 20 luglio 2019 - L'uso del cellulare alla guida sta diventando sempre più un problema anche in città. I controlli della municipale, sia in borghese che con le pattuglie dei motociclisti o della territoriale, d’altronde non lasciano spazio a dubbi: a Prato nel 2018 è stata elevata una multa al giorno (352 in totale) e il trend per il 2019 è stabile. E si parla solo di coloro che vengono sorpresi alla guida con telefonino in mano. Quanti sono quelli che la passano liscia?

Basta leggere altri dati. La vera emergenza viene fuori quando vengono effettuati controlli mirati: basti pensare che questo inverno in sole sette ore di attività della municipale sono stati elevati 44 verbali per guida col cellulare. Una situazione davvero pericolosa e che aumenta il rischio di vedere incrementare il numero degli incidenti. Compresi quelli con feriti o addirittura con conseguenze ben più gravi. «Purtroppo siamo di fronte a un fenomeno di massa – spiega il comandante della municipale Andrea Pasquinelli – E fra gli automobilisti non c’è ancora la piena consapevolezza del rischio che si corre. Di pari passo c’è poi la questione delle sanzioni che sono troppo leggere. Probabilmente servirebbe il ritiro momentaneo della patente per cercare di cambiare le cose».

Leggendo cosa prevede il codice della strada ben si capisce come le multe siano tutt’altro che pesanti. E’ prevista una sanzione di 166 euro, oltre alla decurtazione di cinque punti sulla patente. Pene che si inaspriscono solo in caso di reiterazione dell’infrazione. «Come polizia municipale stiamo monitorando il problema – prosegue Pasquinelli – effettuando un servizio settimanale sia in borghese che in divisa. E’ chiaro che senza una modifica al codice della strada diventa tutto più difficile».

Modifiche che comunque sono da tempo all’ordine del giorno del legislatore e che potrebbero ben presto portare a multe «da 422 a 1.697 euro» e «alla sospensione della patente di guida da sette giorni a due mesi».

Dalla polizia municipale, intanto, ricordano anche i ‘tempi di distrazione’ che comporta l’uso del cellulare alla guida. Mandare o leggere un messaggio, oppure guardare i social significa concentrarsi per almeno 4 secondi sullo schermo dello smartphone. Un’attività che si traduce nel guidare alla cieca per più di 50 metri.

"Quasi tutti quelli che vengono scoperti col telefono alla guida si giustificano dicendo che l’avevano preso per caso e comunque solo per un momento – conclude Pasquinelli – Purtroppo non ci si rende bene ancora conto che anche un secondo di distrazione, sulle strade, può risultare fatale".

Stefano De Biase