Tessuto di contrabbando da Cina e Turchia sequestrato dalla Finanza

650 tonnellate trovate in un capannone del Macrolotto

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Prato, 27 ottobre 2017 - La guardia di finanza di Prato, nel corso di un'inchiesta coordinata dalla procura pratese, ha eseguito il sequestro di 4,5 milioni di metri lineari di tessuto, corrispondenti ad oltre 650 tonnellate di peso, importati in Italia in contrabbando per un valore stimato in circa un milione di euro.

Il tessuto era in un capannone industriale nella zona industriale del Macrolotto, riconducibile a una società di capitale amministrata da un cinese, residente a Prato. La società aveva illegalmente importato i tessuti dalla Cina e, in minima parte, dalla Turchia facendo figurare falsamente gli acquisti di tessuto come provenienti da una società operante in ambito comunitario e sfruttando, quindi, le agevolazioni previste per gli scambi tra operatori Ue. Il tessuto era privo di certificazioni di qualità e di assenza di tossicità.