Gruppi Whatsapp contro i furti. "Serve patto Comune-Prefettura"

Mosca: "Il controllo di vicinato funziona. Ora aiutateci"

Whatsapp (Ansa)

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Prato, 21 maggio 2018 -  Prima Maliseti, poi Iolo e La Querce, adesso anche la Castellina. Sempre più quartieri si stanno mobilitando per adottare il controllo di vicinato. Cittadini schierati in prima linea per prevenire la criminalità, che si coordinano attraverso le chat di Whatsapp per sorvegliare il quartiere ed evitare brutte sorprese. Per questi motivi Giovanni Mosca, ex presidente della circoscrizione Ovest e consigliere del sindaco Biffoni per la valorizzazione delle frazioni, ha avanzato la proposta di stilare un patto d’intesa tra la Prefettura e il Comune che regolarizzi il controllo di vicinato. «Dopo la nascita del gruppo alla Castellina - spiega Mosca -, sono stato contattato da un gruppo di cittadini che intendono adottare anche loro lo stesso progetto. Siccome il controllo di vicinato prevede la cooperazione con le forze di polizia, chiedo che venga realizzato un modello organizzativo di supporto alle attività istituzionali delle forze di polizia, tramite un protocollo tra Prefettura e Comune».

Giovanni Mosca, consigliere  del sindaco Biffoni  per la valorizzazione delle frazioni
Giovanni Mosca, consigliere del sindaco Biffoni per la valorizzazione delle frazioni

Mosca (nella foto), che ha toccato con mano la realizzazione del progetto a Maliseti, ha individuato tutte le indicazioni necessarie per stendere un eventuale protocollo. «Il compito dei cittadini è quello di osservare ciò che accade nella loro zona, come ad esempio passaggi sospetti, allarmi o rumori. Ma è bene specificare che è vietata qualsiasi iniziativa personale, ovvero qualunque forma, anche collettiva, di pattugliamento del territorio». Perché dopo le segnalazioni, devono essere le forze dell’ordine a entrare in azione: «I cittadini si limiteranno a chiamare il 112 o il 113, fornendo le informazioni di interesse - prosegue Mosca - Assumere comportamenti incauti e imprudenti potrebbe determinare situazioni di pericolo».

A Prato l’interesse per questi gruppi di sorveglianza è elevatissima. Anche perché il rapporto di fiducia tra vicini è molto importante per combattere la criminalità, e l’isolamento porta solo ad altra insicurezza. «C’è tanto interesse da parte dei cittadini - assicura Mosca - E sono convinto che nasceranno ancora tanti altri gruppi. Adesso però è necessario che le istituzioni locali regolarizzano queste attività con un protocollo specifico, dove i cittadini non siano vice sceriffi, ma antenne della sicurezza urbana per segnalare alle forze dell’ordine le criticità del territorio».