"Grazie a tutti per i sacrifici fatti". E l’imprenditore premia i dipendenti

I ticket spesa da 600 euro sono stati consegnati ieri: "Un segnale di fiducia in un momento non facile"

Un premio ai dipendenti di Ilaria filati

Un premio ai dipendenti di Ilaria filati

PRATO

"Siamo una grande famiglia, e la famiglia è tale perché è vicina nel momento del bisogno". Poche parole, ma significative per spiegare cosa c’è dietro al gesto di destinare ad ognuno dei suoi 40 dipendenti, i dipendenti della Manifattura Ilaria, realtà tessile tra le più importanti del distretto un bonus da 600 euro. Il momento è difficile, il caro bollette non affligge solo l’industria, ma anche le famiglie e per questo motivo Giampaolo Bruni, 80 anni, titolare dell’azienda di Travalle, al confine con Calenzano, ha deciso di mettere mano al portafogli e premiare i propri dipendenti. "È stato un periodo difficile, nei mesi estivi ha fatto molto caldo e i lavoratori non si sono mai tirati indietro", dice Bruni per motivare la sua decisione. "Hanno lavorato tanto nonostante le temperature proibitive, perché per fortuna avevamo molti ordini. Credo che sia giusto dare loro un riconoscimento in un momento in cui arrivare a fine mese è durissimo per tutti". Come un buon padre di famiglia Bruni ieri pomeriggio ha convocato i suoi dipendenti nella fabbrica da 14.000 metri quadrati che è un po’ il suo gioiellino e ha consegnato a ciascuno di loro 600 euro in buoni spesa da consumare per acquistare prodotti alimentari e non solo nei supermercati della città. "In questi ultimi mesi in azienda abbiamo lavorato bene e quindi ho il piacere di condividere con i miei dipendenti i buoni risultati raggiunti", aggiunge l’imprenditore. Il momento attuale per il settore manifatturiero, nessuno escluso, è complicato. I costi abnormi di gas ed energia spaventano ma Giampaolo Bruni, dell’alto della sua esperienza lunga oltre 50 anni, cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che il contrario. "Ho vissuto situazioni di crisi economica più volte nella vita - spiega - come imprenditore per natura devo essere ottimista, cercare di guardare avanti con fiducia altrimenti diventa difficile guidare un’impresa con la responsabilità di quaranta famiglie sulle spalle. Sono certo che la situazione attuale si risolverà pesto, sono un uomo di buonsenso e credo che debba essere usato in tutte le situazioni. Bisogna avere fiducia, la politica farà la propria parte nel sbloccare una situazione che rischia davvero di minare la base della nostra economia". Il bonus da 600 euro deve dunque essere letto come un segnale di ottimismo verso il domani: "La scelta di dare un contributo ai dipendenti nasce dalla volontà di lanciare un segnale di ottimismo e uno sprone a continuare ad impegnarci come abbiamo sempre fatto, perché i risultati alla fine pagano", aggiunge. "Come tutte le imprese, stiamo subendo un rallentamento degli ordini, ma gli ultimi mesi sono andati molto bene a livello di affari e quindi non dobbiamo farci prendere dallo sconforto né dalla paura. Se guardiamo al domani, sembra che sia tutto un pasticcio, ma da imprenditore sono abituato a guardare avanti nel lungo periodo e così voglio fare, consegnando ai lavoratori un piccolo aiuto per arrivare meglio fine mese. Non mi piace piangere e lamentarmi, l’Italia è un grande paese e sono certo che anche questa volta saprà dimostrare il proprio valore". L’autunno caldo del tessile è appena iniziato: siamo alle porte di ottobre, ad elezioni appena concluse, con la spada di Damocle dei rincari ancora sulla testa.

Molti imprenditori hanno lanciato in più occasioni un grido di allarme, le lavorazioni più energivore come tintorie e rifinizioni hanno già iniziato a ridurre l’orario di lavoro e i giorni di apertura per resistere, altri hanno attivato la cassa integrazione. Proprio alla luce della situazione generale la Manifattura Ilaria vuole lanciare un segnale di speranza.

"È un piccolo riconoscimento al lavoro fatto", ha detto il titolare ieri pomeriggio durante la consegna dei ticket. Gli operai non sapevano nulla di questa sorpresa né tanto meno si aspettavano questo mese una busta paga più pesante. Un regalo inaspettato che ha raggiunto il primo scopo, quello più importante, ossia infondere fiducia. Oltre che aiutare le famiglie a fare la spesa nei prossimi mesi.

Silvia Bini