Gli studenti imparano a salvare le piante antiche

Lezione sulla sostenibilità ambientale all’istituto Datini. Prossima prova: l’innesto. del melo savignanino

La Valbisenzio è scesa al Datini, ieri, per un incontro in cui i ragazzi di una terza dell’Istituto tecnico agrario hanno potuto approfondire le proprie conoscenze sulle piante antiche e sulla loro importanza nell’ambito della sostenibilità ambientale. L’appuntamento rientra in un progetto a lungo termine che lega l’Associazione per lo sviluppo turistico della Valbisenzio e la scuola pratese, all’interno di un disegno articolato che vede l’associazione valbisentina impegnata verso la riscoperta e la promozione di prodotti agroalimentari identitari, che, uniti al turismo ambientale, potrebbero contribuire ad attrarre visitatori sul territorio. Annalisa Marchi è stata la relatrice, introdotta dalla professoressa Grazia Cosenza. La ricerca promossa e seguita dalla Marchi, "Frutta antica - il gusto ritrovato", raccontata anche in un libro, ha portato all’inserimento nella banca del Germoplasma ben 11 varietà di piante locali, l’immunità alle malattie delle piante antiche e le opportunità di lavoro che apre la materia sono state al centro dell’intervento che avrà un seguito la prossima settimana, con la dimostrazione di una tecnica di riproduzione: l’ innesto su melo selvatico di melo Savignanino, L’intenzione dell’Istituto è infatti avviare l’iter per diventare coltivatori custodi della varietà di mela (che si trova soltanto in Valbisenzio) e del pomodoro Borsa di Montone.