"Gli autobus scendano al 50% della capienza"

Il presidente della Provincia: "Dopoil 24 novembre tornerò alla carica per chiedere misure calibrate sui singoli territori"

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"Visto che uno dei problemi dei contagi è rappresentato dalla vicinanza fra le persone che si crea a bordo dei mezzi del trasporto pubblico, lavoreremo perché la capienza degli autobus passi dall’80% al 50% in modo da mantenere le distanze sociali. Infine, visto che le scuole hanno applicato in modo corretto tutti i protocolli tant’è che i casi di contagi nelle classi sono molto bassi, chiederemo al governo di considerare l’ipotesi di soluzioni diverse a seconda della situazione epidemiologica del territorio". Francesco Puggelli, presidente della Provincia e delegato Upi (Unione Province Toscane) ieri mattina ha incontrato il presidente della Regione Eugenio Giani per discutere della riorganizzazione delle scuole. Puggelli ammette che la decisione di passare al 75% di didattica a distanza lascia l’amaro in bocca per città come Prato, "che hanno fatto i salti mortali per cercare di scaglionare il più possibile gli ingressi degli studenti e mantenere standard di sicurezza molto alti, tanto che nelle scuole finora non si sono verificati focolai". La nuova organizzazione scolastica comunque resterà in vigore fino al 24 novembre, data dopo la quale Puggelli tornerà in Regione a chiedere che si adottino soluzioni differenti seconda del livello e del numero dei contagi. L’obiettivo è riportare presto gli studenti delle superiori in classe. Resta in piedi anche l’idea del medico scolastico all’interno degli istituti: "I medici scolastici non devono rimanere all’interno dei dipartimenti di prevenzione, ma è fondamentale che vadano nelle scuole per intervenire in modo rapido in caso di contagio . A loro si deve affidare anche l’esecuzione dei tamponi rapidi, che comunque devono arrivare velocemente, ma anche quelli salivari che, nonostante gli eventuali dubbi sulla loro affidabilità, possono facilitare una diagnosi rapida".