Giudice di pace al collasso, solo 4 cancellieri

La Cgil ha organizzato per domani una manifestazione di protesta di fronte all’ufficio. "Manca il 73% del personale, siamo alla paralisi"

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Cinque unità di personale presenti sulle 15 previste nel 2022, con una scopertura del 67%. Presto la scopertura arriverà al 73% con il pensionamento di una persona. "L’annosa situazione degli uffici giudiziari pratesi si arricchisce di un ulteriore amaro capitolo: l’ufficio del Giudice di pace è al collasso", dice Walter Vizzini, rappresentante giustizia della Fp Cgil di Prato, per ribadire la difficoltà dell’ufficio ad andare avanti. Il sindacato ha annunciato per domani una manifestazione di protesta, dalle 10 alle 12, di fronte all’ufficio del Giudice di pace con tutti i lavoratori della giustizia.

Nel 2022 il giudice di pace ha iscritto 907 procedimenti per il settore penale e 3.377 tra contenzioso ordinario e decreti ingiuntivi nel settore civile con una durata media dei processi di circa due anni, in linea con i tempi nazionali. "La scopertura è del 100% degli assistenti giudiziari, del 75% dei cancellieri, del 100% di ausiliari. Il personale in servizio è ridotto a due funzionari, un cancelliere e un operatore ma a novembre 2023 si perderà un’ulteriore unità di personale per pensionamento ed entrerà così in crisi il servizio della cancelleria penale. Sono per altro già in crisi i settori dei decreti ingiuntivi e delle spese di giustizia", aggiunge Vizzini. Dal 28 febbraio verranno attribuite al Giudice di pace nuove competenze. Soltanto nel settore civile si assisterà al raddoppio del lavoro per l’ufficio vista la necessità di alleggerire il carico di lavoro sui giudici ordinari ampliando il raggio d’azione dei giudici di pace per velocizzare – in teoria – i tempi di gestione dei fascicoli. Nel frattempo il presidente del Tribunale ha disposto la sospensione nelle giornate di sabato dell’attività di ricezione degli atti indifferibili e dei provvedimenti di accompagnamento alla frontiera degli immigrati irregolari trasferendo le competenze al presidio in Tribunale. La Cgil sottolinea, però, che le soglie di valore delle cause di competenza del Giudice di pace si innalzeranno con la riforma del processo civile, da 5 a 10mila euro il limite per le cause relative a beni mobili e da 20 a 25mila euro quello per le controversie che riguardano il risarcimento dei danni da incidenti stradali determinando così un aumento esponenziale dei carichi di lavoro. Le analisi sul rapporto tra il sistema economico e il sistema giustizia – secondo un approfondimento della FP Cgil di Prato - hanno mostrato che durate più elevate dei processi hanno effetti negativi sulla partecipazione delle imprese alle catene globali del valore e sulla loro dimensione. Molta letteratura scientifica dimostra che una riduzione della durata delle procedure civili del 50% accrescerebbe le dimensioni medie delle imprese manifatturiere di circa il 10% con un incremento della produttività e del valore aggiunto.

"Non vorremmo che dietro il mancato invio di personale ci fosse l’intenzione di colpire il sistema produttivo pratese nel suo insieme: imprese e addetti. Per questo i lavoratori del sistema giustizia e il sindacato chiedono – conclude Vizzini – un tavolo permanente alle istituzioni locali, Comune, Prefettura e Provincia, al fine di dare continuità alle richieste di personale al Ministero della Giustizia".