Paoli presenta i suoi "angeli". ‘Che emozione nella mia città’

La presentazione del libro del giornalista della Nazione insieme al direttore di Qn, Paolo Giacomin

La presentazione alla libreria Giunti (foto Attalmi)

La presentazione alla libreria Giunti (foto Attalmi)

Prato, 19 ottobre 2018 - Applausi , tanta gente, strette di mano e pacche sulle spalle. E un pizzico di emozione anche per lui, Gigi Paoli, giornalista navigato, per 15 anni cronista di giudiziaria per la redazione fiorentina de «La Nazione» e dal 2016 caposervizio a Empoli, che questa sera alla libreria Giunti al Punto di via Mazzoni ha presentato «La fragilità degli angeli», sua terza fatica letteraria. Emozione sì, perché – sebbene Paoli si sia interfacciato negli ultimi mesi con numerose platee per raccontare le peripezie della sua creatura letteraria, il giornalista Carlo Alberto Marchi, protagonista, come in quest’ultimo libro, anche degli altri due precedenti romanzi – presentare il volume nella sua Prato è un’esperienza che innegabilmente suscita sensazioni forti. E lo stesso autore non lo nega: "Non credevo neanche di arrivare a presentare un libro, figuriamoci tre. – si schermisce Paoli – E poi farlo qui, nella mia città, ha davvero un sapore particolare".

Con il gionalista-scrittore c’erano il direttore di QN Quotidiano Nazionale, Paolo Giacomin, e Roccangelo Tritto, tenente colonnello dei carabinieri della direzione investigativa antimafia di Firenze. Una presentazione che segue quella fiorentina in occasione della seconda edizione di «Firenze libro aperto» con gli interventi, assieme all’autore, del direttore de «La Nazione», Francesco Carrassi e del capo ufficio stampa di Giunti editore, Jacopo Guerriero.

Ed è proprio Firenze, coi suoi contrasti, con le sue bellezze mozzafiato e i suoi segreti inconfessabili, a fare da scenario ancora una volta al romanzo di Paoli. Una storia tosta, intensa, piena di colpi di scena che muove dalla misteriosa scomparsa di un bambino di quattro anni che stava giocando nel giardino di casa. Nella vita di Marchi ruotano i personaggi di sempre: la figlia Donata, la fidanzata Alba, l’«Artista», il collega di nera. E stavolta anche il fotografo Lido, delizioso omaggio allo storico fotografo della Nazione di Prato, Nedo Coppini.

G. F.