Galceti, la crociata degli scontenti. Barricate contro l’isola ecologica

'Sorgerà a 50 metri dalle case'. Già 150 i residenti che hanno firmato l’appello

Mario Pugelli mostra le firme in calce all’appello per dire no all’isola ecologica

Mario Pugelli mostra le firme in calce all’appello per dire no all’isola ecologica

Prato, 16 marzo 2017 - Centocinquanta firme per dire «no» all’isola ecologica che dovrà sorgere nella zona Nord tra via San Martino per Galceti e viale Fratelli Cervi. Sono quelle che ha raccolto in due settimane Mario Puggelli, portavoce dei residenti di Galceti che presto si uniranno per dare vita al comitato «No isola ecologica a Prato Nord». Obiettivo: opporsi con forza al progetto per la realizzazione del nuovo centro di raccolta, approvato a metà febbraio in consiglio comunale con il via libera da parte della commissione ambiente e urbanistica.

«L’isola ecologica è un bellissimo eufemismo per indicare un centro per la raccolta e lo scarico dei rifiuti», commenta Puggelli. «Non si può realizzare una struttura del genere a cinquanta metri di distanza dalle abitazioni e da un impianto sportivo, ovvero la pista di atletica che è stata inaugurata solo pochi mesi fa». Secondo Puggelli ci sono alti rischi per la salute dell’ambiente e dei residenti: «Isola ecologica vuol dire cattivo odore, danno economico, pericoli per la salute e, senza adeguate telecamere, rischio di scarico abusivo ad oltranza».

Sono tre le aree individuate dal Comune per i nuovi centri di raccolta: piazzale Abbè Pierre vicino a Parco Prato, viale Marconi e, appunto, viale Fratelli Cervi. Ma su quest’ultima location i residenti nutrono molte perplessità: «In nessuna delle altre zone ci sono case a cinquanta metri di distanza - insiste Puggelli - Eppure ci sarebbero diverse aree alternative: nei campi dismessi a Maliseti oppure negli spiazzi vuoti intorno al cimitero di Chiesanuova. Gli esempi di aree abbandonate sono tanti. Invece no: si preferisce andare contro le volontà dei residenti, espropriare questi terreni e costruire vicino alle case». I cittadini che hanno firmato la petizione hanno già avuto un colloquio con l’assessore all’ambiente Filippo Alessi.

«La sua risposta è stata che hanno scelto via San Martino per Galceti perché è ben collegata con viale Nam Dinh e quindi più agevole per i camion che devono scaricare i rifiuti. L’assessore ci ha promesso rifacimenti stradali e altri interventi. Ma a noi non interessa. L’isola ecologica non la vogliamo». Oggi ci sarà un nuovo incontro: Alessi porterà i firmatari della petizione a visitare il centro rifiuti già attivo in via Puccini a Montemurlo per far capire loro come funziona. «Non si possono fare paragoni - chiosa Puggelli - In quell’area ci sono fabbriche e non case. Ribadiremo ancora una volta il nostro dissenso». Il messaggio è chiaro: i residenti non hanno alcuna intenzione di arrendersi.