Fugge con la figlia di undici mesi Ma il marito violento non si arrende

L’uomo arrestato dopo avere tentato di sfondare la porta della casa dei suoceri dove lei si era rifugiata. Per bloccarlo e portarlo in Questura gli agenti di polizia sono stati costretti ad ingaggiare una collutazione

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Violenze su violenze, così alle fine la donna non ha più resistito alle angherie del marito e, dopo essersi allontanata dalla abitazione coniugale di Firenze portando con sé la figlioletta di appena undici mesi, ha cercato rifugio nella casa dei propri genitori a Prato. Ma l’uomo, un cittadino marocchino di 39 anni, si è presentato alla porta dei suoceri nella tarda serata di domenica. E per lui la serata di violenza è finita nella casa circondariale della Dogaia, in attesa della direttissima in tribunale: lo straniero è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, quando si è accorto che la moglie insieme alla bambina non erano più a Firenze, è arrivato fino a Prato per cercarle, precipitandosi subito a San Giusto, dove abitano i genitori della moglie. Una volta giunto davanti all’abitazione dei suoceri ha cercato di farsi aprire a tutti costi, prendendo la porta a calci e pugni. Un comportamento prepotente e violento che ha indotto la donna a rivolgersi alla centrale operativa della questura di Prato per chiedere aiuto per sé, per la figlia ed i suoi genitori. Un grido d’allarme, quello lanciato dalla donna, che è stato immediatamente recepito dalla centrale della polizia di Stato, che ha inviato sul posto una Volante. Non appena i poliziotti sono scesi dalla macchina, si sono resi conto dello stato di alterazione dell’uomo. Che mentre minacciava la moglie con epiteti e insulti, tentava ripetutamente di farsi strada ed entrare in casa con la forza, cercando di scassinare la porta d’ingresso. Neppure la vista dei poliziotti lo ha fatto tornare in sè, visto che ha comunque proseguito a picchiare con forza contro la porta. Una furia che gli agenti non sono riusciti a placare con le sole parole, tanto che è stato necessario da parte loro ingaggiare una colluttazione con l’uomo. Solo in questo modo, i poliziotti sono stati in grado di bloccarlo e di metterlo in sicurezza. A questo punto il trentanovenne è stato identificato dagli agenti intervenuti: si tratta di un marocchino regolare in Italia, ma con precedenti di polizia.

L’uomo, colto in flagranza, è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Il 39enne è stato tradotto presso la Dogaia su disposizione del magistrato di turno, in attesa del rito direttissimo. La moglie, di fronte a questo ennesimo scatto di violenza da parte del marito, ha preso il coraggio e ha formalizzato la denuncia nei suoi confronti. Sono trascorsi pochi giorni dalla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e ancora una volta Prato si trova a confrontarsi con un caso di maltrattamenti e violenze di genere.

Sa.Be.