Fondazione alle urne: fumata nera Senza accordo serve un tentativo bis

L’assemblea dei soci chiama a esprimersi sui candidati al consiglio di indirizzo. Il quorum dei due terzi non è stato superato da nessuno. Tra i più votati ci sono l’imprenditore Riccardo Marini e Diana Toccafondi

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Fumata nera alla prima tornata elettorale dell’Assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio, che si è svolta ieri pomeriggio nell’auditorium della Camera di Commercio. Nessuno dei 16 candidati in lista, fra quelli proposti per entrare nel consiglio di indirizzo ha raggiunto il quorum che, per nelle prime due chiamate, stando alle regole dello Statuto riformato, richiede una maggioranza di due terzi. La presidenza della seduta dell’assemblea è stata affidata a Marcello Gozzi, direttore generale di Confindustria Toscana Nord. "Sono stati 103 i soci che hanno preso parte all’Assemblea - dice Franco Bini, presidente uscente dopo due mandati - E’ stata una partecipazione da record. Adesso dovremo convocare un’altra seduta per la votazione, anche questa con la maggioranza di due terzi per poi passare a una terza con maggioranza semplice. Siamo arrivati alle elezioni con tutti e otto i nomi dei membri designati dagli enti". I soci della Fondazione saranno richiamati alle urne per esprimere le loro preferenze sui soci da far entrare nel consiglio di indirizzo fra 15 giorni. Ieri i votanti sono stati 87 e nella scheda elettorale hanno trovato 16 nominativi e non 19 come inizialmente indicato per via del ritiro di Roberto Macrì e per le nomine fra gli otto designati degli enti di Marco Ciatti (enti culturali) e Renza Sanesi (Diocesi). Il quorum richiesto era alto: 58. Tra i più votati l’imprenditore tessile Riccardo Marini e Diana Toccafondi, entrambi al di sotto del quorum. Terzo fra i più votati Massimo Mancini (sarebbe al secondo mandato) seguito da Raffaella Pinori e da Alessandro Pieraccini (al secondo mandato). Un esito che la dice lunga sulle diverse anime che compongono la Fondazione. Ecco l’elenco dei candidati su cui l’assemblea dovrà esprimersi per eleggere gli otto rappresentanti nel CdI: Andrea Belli, Marco Paolo Benesperi, Antonio Biagini, Renzo Fantappié, Ambra Giorgi, Isabella Lapi, Massimo Roberto Mancini, Riccardo Marini, Angela Orlandi, Cristina Pacini, Alessandro Pieraccini, Raffaela Pinori, Marco Pratesi, Luca Roti, Giovanni Santi, Diana Marta Toccafondi. Perché il consiglio di indirizzo possa riunirsi e prendere in mano le sue funzioni, sarà sufficiente l’elezione di almeno tre consiglieri che andranno a comporre l’organo insieme agli otto designati dagli enti (Simone Faggi per il Comune di Prato, Monica Carfagni per l’Università di Firenze, Emanuele Ibba per la Provincia di Prato, Leandro Vannucci per le Categorie economiche, Renza Sanesi per la Diocesi di Prato, Francesco De Luca per la Camera di commercio, Alessandra Rosati per gli Ordini professionali, Marco Ciatti per gli Enti culturali). Solo così potrà nominare il nuovo presidente e il consiglio di amministrazione.

Sara Bessi