Analisi false, denunciato il medico

L’Asl presenta un esposto. Ciolini: 'Più impegno per evitare le truffe'

Stefania Saccardi, assessore regionale alla Salute, ha parlato del caso in consiglio regionale

Stefania Saccardi, assessore regionale alla Salute, ha parlato del caso in consiglio regionale

Prato, 14 marzo 2019 - L’Asl denuncia il medico truffatore . L’azienda sanitaria ha aperto un procedimento disciplinare e denunciato il medico protagonista del servizio della trasmissione Le Iene. Il medico di base che si sarebbe approfittato dei suoi pazienti, per la maggior parte cinesi, facendo finti esami e facendosi pagare in nero. La conferma arriva dall’assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi, che ha risposto in consiglio regionale a un’interrogazione di Nicola Ciolini (Pd). Saccardi ha riferito che la Asl ha inoltre aperto un procedimento «per gli aspetti disciplinari direttamente di competenza aziendale» ed è stato informato l’Ordine dei medici di Pistoia, a cui il medico è iscritto, «per verificare possibili contestazioni disciplinari e valutazioni deontologiche».

«Oltre agli aspetti disciplinari direttamente di competenza aziendale – ha detto Saccardi – il direttore generale dell’Asl ha presentato denuncia alla Procura affinché siano valutati aspetti di rilevanza penale Nicola Ciolini si è detto soddisfatto della risposta, ma ha voluto sottolineare la necessità di «fare operazione di prevenzione in un territorio in cui si sono già verificati casi del genere, non solo in sanità, vista la presenza della comunità cinese; una comunità fragile per la non conoscenza del sistema». Per questo, secondo il consigliere, è auspicabile «una maggiore informazione per far capire che molti servizi del sistema sanitario non devono essere pagati».

Nei giorni scorsi l’azienda sanitaria aveva fatto sapere che il medico, che effettuava le sue visite a Prato è «convenzionato del sistema sanitario nazionale e non un dipendente dell’azienda, ma comunque tenuto ad effettuare le prestazioni previste dall’accordo collettivo nazionale che sono retribuite dall’Asl e quindi nessun pagamento deve essere richiesto al cittadino nell’ambito delle prestazioni dovute dal medico». Inoltre, «l’Asl, venuta a conoscenza della gravità dei comportamenti del medico, ed al fine di ottenere chiarimenti in merito, nei giorni scorsi aveva svolto sopralluoghi nell’ambulatorio del medico». Da questi controlli è emerso che il medico «non era regolarmente in servizio e non aveva attivato il medico sostituto come previsto». Adesso un ulteriore passo con la denuncia. In particolare nelle riprese delle telecamere nascoste, si vede il medico che esegue sui suoi pazienti, che sono quasi tutti cinesi, analisi ‘artigianali’ con risposta immediata: tamponi, elettrocardiogrammi, ecografie. Talvolta, tanto per risparmiare, i macchinari con cui esegue gli ‘accertamenti’ sono spenti e sempre i tamponi finiscono nel cestino della stanza accanto, il ‘laboratorio’ usa e getta. Ma per ognuno ha i suoi referti seduta stante. Subito dopo i pazienti erano invitati a pagare la parcella.