Falcone e Borsellino 30 anni dopo. "Il loro ricordo ci indica la strada"

Giornata di commemorazione organizzata al Cicognini dalla Prefettura per sensibilizzare gli studenti sui temi della legalità e della lotta alla mafia. Dibattiti, video e due rappresentazioni preparate dai ragazzi

Ricorrono quest’anno i 40 anni dall’uccisione del Prefetto di Palermo, generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, e il trentesimo anniversario delle stragi in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La mafia sanguinaria spezzò tragicamente le loro vite e quelle di tanti altri uomini e donne dello Stato, assieme a quelle di altrettante vittime civili innocenti, tracciando un periodo di indimenticabile violenza nella storia italiana, che suscitò tuttavia una tale onda di sdegno, di protesta e di commozione generale da rendere ancor più forte e viva la volontà dei cittadini e delle Istituzioni di fare la propria parte per proseguire quella battaglia di legalità, democrazia e libertà, ideali e valori che trovano le proprie fondamenta nella Costituzione. Per non dimenticare il loro sacrificio - che è divenuto motore di una riscossa di civiltà - e allo scopo di avvicinare i ragazzi a un momento partecipativo e di confronto con le istituzioni, la Prefettura ha organizzato oggi alle 11 un evento commemorativo al teatro del Convitto Cicognini. La manifestazione si aprirà con l’inaugurazione dell’opera dal titolo "Dedicato a Falcone e Borsellino", dell’artista pratese Ferdinando Montagner, un tributo ai due magistrati e ai valori da essi rappresentati, simboli istituzionali della lotta contro l’oppressione della mafia e della battaglia per la legalità e la giustizia. Nel corso dell’incontro, dopo la proiezione di un video realizzato dalla Polizia Scientifica di Prato, dedicato al ricordo e alla memoria dei tanti servitori dello Stato uccisi nelle stragi di mafia, si svolgerà una tavola rotonda moderata dal caposervizio della Nazione David Bruschi, alla quale parteciperanno, oltre al prefetto di Prato, Adriana Cogode, il direttore centrale della Polizia Anticrimine del Ministero dell’Interno, Francesco Messina, il comandante regionale della Guardia di Finanza in Toscana, generale Bruno Bartoloni, il vicecomandante Legione Carabinieri Toscana, colonnello Franco Bartolini, il procuratore di Prato, Giuseppe Nicolosi e la professoressa ordinaria presso l’Università degli Studi Bologna-Dipartimento di scienze giuridiche, Stefania Pellegrini.

I relatori interverranno per commentare la natura e l’evoluzione del fenomeno mafioso, nelle sue manifestazioni passate e presenti, dalle stragi di mafia alle infiltrazioni ’silenti’ della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico del Paese e, altresì, per confrontarsi con le delegazioni studentesche dell’Istituto Buzzi, che, a seguito di un percorso didattico avviato sul tema, formuleranno alcune domande. Inoltre, gli alunni del Convitto Cicognini porteranno in scena due rappresentazioni: quelli del Liceo Classico una breve rappresentazione teatrale tratta dell’Elegia di Tirteo, seguita dalla lettura di una parte del discorso di Pericle sui valori della libertà e delle democrazia, e quelli del Liceo Classico Europeo un cortometraggio, da loro ideato e recitato, sul tema delle Eco-mafie.