Esami sierologici agli assistiti I dubbi di chi voleva la dose

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Uno screening a tappeto con il test sierologico per il dosaggio degli anticorpi sviluppati contro il Covid e poi, con tutta probabilità, una dose di vaccino o l’intero ciclo, fatto di prima e seconda dose, per tutti i pazienti del dottor Federico Calvani, che si siano vaccinati nel suo ambulatorio. E’ questa la strada che l’Asl Toscana Centro ha studiato per assicurare la copertura vaccinale contro il Covid ai pazienti della montagna pistoiese, dopo che il medico di famiglia "no vax" è finito agli arresti domiciliari, indagato per aver eseguito finte sedute vaccinali per il rilascio dei green pass.

E’ stata convocata per oggi una riunione urgente con i vertici dell’Asl Toscana Centro per studiare il percorso terapeutico da proporre ai pazienti del medico no vax, che nutrono dubbi sulla regolarità delle vaccinazioni anti Covid da lui eseguite.

Dopo che si è diffusa la notizia dell’arresto, sono tante le famiglie da lui seguite ad aver sollevato dubbi e preoccupazioni. C’è infatti chi si è sottoposto alle sedute vaccinali regolarmente, ma teme che il medico possa non aver somministrato le dosi. Un timore più che fondato, visto che dalle intercettazioni telefoniche e video, risulta che il dottore almeno una volta abbia iniettato una soluzione fisiologica al posto del vaccino, ad un ragazzo, e in accordo con la famiglia "no vax", per scongiurare l’eventualità che potesse spifferare quanto avveniva nel suo ambulatorio. Secono quanto accertato il medico la sera, buttava le dosi mai usate. Condotta che gli è valsa l’accusa di peculato. Le altre accuse sono: falso, per le dichiarazioni di vaccinazioni fatte, truffa al sistema sanitario e omissione di atti d’ufficio, per non aver prescritto tamponi di controllo ai pazienti "no vax" a forte rishio di contagio.

Martina Vacca