"Emergenza casa, il nuovo regolamento è un altro pasticcio"

I consiglieri comunali del M5S, La Vita e Maiorello, all’attacco "Operazione di maquillage per mascherare la mancanza di alloggi"

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"Siamo stati inascoltati in questi anni sull’emergenza casa e adesso il Comune corre ai ripari con un nuovo regolamento innalzando a 4 anni più ulteriori altri 4 la permanenza massima nella emergenza alloggiativa, termine che prima era di 18 mesi. Peccato che 8 anni non siano più la durata di un’emergenza e che questa operazione bloccherà per forza di cose i nuovi ingressi nella emergenza alloggiativa". I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Silvia La Vita e Carmine Maioriello vanno all’attacco del nuovo regolamento per la concessione temporanea degli alloggi di proprietà del Comune, che domani dovrà essere approvato dal consiglio comunale. Sul banco degli imputati la norma che prevede l’aumento delle tempistiche in cui una famiglia può restare in emergenza alloggiativa: dagli attuali 18 mesi ai futuri 4 anni. Non solo. La norma prevede anche un rinnovo per altri quattro anni, portando la permanenza in emergenza alloggiativa fino a 8 anni consecutivi. "L’amministrazione presenta questo regolamento come una scelta innovativa ma in realtà appare più come un’operazione di maquillage per mascherare il vero problema, ovvero la mancanza di case da adibire ad alloggi popolari – attaccano La Vita e Maioriello –. Carenza che si cerca quindi di tamponare rendendo strutturale l’emergenza abitativa, che invece dovrebbe essere uno strumento per aiutare nell’urgenza, quindi nell’immediato, le persone".

Da qui la preoccupazione per il futuro dei consiglieri pentastellati: "Cosa succederà a chi avrà lo sfratto esecutivo nei prossimi mesi e non ha la disponibilità di una casa?. Eppure le soluzioni per rendere più semplice l’accesso alla casa ci sono: i patti territoriali per i canoni di affitto concordati sono fermi al 2003, da 20 anni. Il sindaco è intervenuto in questi anni per cercare di firmare i nuovi patti e quindi abbassare i canoni di affitto? Si è fatto carico in prima persona di trovare un accordo?". Il Movimento 5 Stelle critica anche la Regione. "Perché la giunta Giani non interviene modificando la legge di cui ha competenza per permettere ai Comuni di acquisire direttamente dai privati appartamenti sfitti, che sono migliaia a Prato? – concludono La Vita e Maioriello -. Oppure perché non si occupa di abbassare le soglie Isee che attualmente secondo la legge regionale permette a chi ha un valore di 36.000 euro, quindi alto, di occupare un alloggio abitativo che dovrebbe invece servire a chi davvero ne ha bisogno?".