Effetto nuove regole: casi triplicati a scuola Lo screening per tutta la classe scova il Covid

Dal 15 al 22 novembre sono stati 36 i contagi registrati nei plessi, mentre prima erano 10 a settimana. Il perché è semplice: più test, più casi

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Triplicano i casi con le nuove regole per la gestione del Covid a scuola. Lo screening obbligatorio per tutti i compagni nel momento in cui si verifica un positivo in classe, ha avuto un chiaro effetto sui numeri: in appena 7 giorni di applicazione delle nuove norme sono triplicati i casi di positività nelle classi. Da una media di 10 casi settimana siamo passti ai 36 scoperti negli ultimi 7 giorni. Si tratta di risultati imputabili non tanto ad una ripresa del virus, quanto al tracciamento reso obbligatorio con il nuovo decreto entrato in vigore il 15 novembre. Le disposizioni ministeriali ora impongono ai compagni di un alunno risultato positivo (ma vale la stessa regola per gli insegnanti) di effettuare un tampone entro 48 ore, da ripetere dopo 5 giorni.

Un meccanismo che consente di portare in luce anche le positività che finora non sarebbero mai state scoperte tanto che dal 15 al 22 novembre sono 36 i contagi registrati nelle scuole di Prato e provincia. Per fare degli esempi (e un raffronto) basta guardare al passato: nella settimana dal 20 al 27 ottobre sono stati 12 i casi scoperti e segnalati al Dipartimento di Igiene dell’Asl Toscana Centro mentre dal 7 al 12 ottobre si erano registrati 11 contagi. Numeri contenuti e tendenzialmente stabili, contrariamente al boom registrato in questi ultimi 7 giorni grazie alle nuove disposizioni pensate per ridurre al minimo la didattica a distanza e tracciare il più possibile il virus. In passato, con un caso positivo finiva in quarantena (e quindi in dad) tutta la classe senza obbligo di tampone. Oggi invece la classe viene messa in quarantena solo di fronte a tre casi positivi, mentre lo screening è obbligatorio per tutti e per ben due volte a distanza di 5 giorni. L’Asl Toscana Centro monitora costantemente l’impatto che il Covid ha sulla didattica anche perché al meccanismo delle quarantena è collegato il ricorso ai tamponi. E questo, come raccontato anche ieri da La Nazione, ha già generato lunghe code e costretto le associazioni a rivedere gli orari di apertura del servizio di drive through. Da lunedì 15 novembre le scuole applicano le nuove norme che prevedono appunto un tampone rapido per tutta la classe da effettuare gratuitamente e il prima possibile in uno dei drive through a disposizione (a Prato ci si può rivolgere alla Croce Rossa di via Cordoba d’Argentina, alla Misericordia di via Galcianese e al parcheggio angolo via Reggiana con via Abbe Pierre al gazebo gestito dalla Pubblica assistenza). I genitori ricevono via mail un Qr Code da presentare al drive through per effettuare il test in giornata, quindi non è più necessario rivolgersi al pediatra di famiglia e iscriversi sul portale regionale come accadeva in passato. Il meccanismo scatta in modo automatico, veicolato dalla scuola. Se il risultato del test è negativo, allora tutti i compagni dell’alunno positivo rientrano a scuola. Poi tutta la classe dovrà sottoporsi ad un secondo tampone dopo 5 giorni.

Se invece dal primo screening emergono due casi positivi scatta la quarantena per i non vaccinati, mentre con tre positivi la quarantena scatta per tutti. Il sistema - visti i risultati - è efficace per tenere sotto controllo l’andamento del virus tra i banchi, un po’ meno efficace per le scuole costrette ad un super lavoro visto che i risultati dei tamponi passano tutti attraverso il sistema informatico della segreteria scolastica, costretta a fare da ponte con le famiglie. Un sistema che è fortemente criticato dai dirigenti scolastici, che contestano il fatto di dover dedicare oltre la metà del tempo di lavoro per sbrigare le formalità legate al Covid.

Silvia Bini