Effetto Green pass, gli hub sotto pressione. Raddoppiano le prenotazioni dei vaccini

Gli appuntamenti per le prime dosi passano da una media di 612 a 1594 al giorno. L’esperto: "Siamo già nella quarta ondata, ma è diversa"

Picco nelle prenotazioni dei vaccini anti Covid

Picco nelle prenotazioni dei vaccini anti Covid

Prato, 25 luglio 2021 -  Le parole di Mario Draghi hanno prodotto effetti anche Prato. "Non vaccinarsi equivale a morire o a far morire": parole forti che, insieme all’obbligo del Green pass, hanno spinto gli indecisi a correre ai ripari e a fissare l’appuntamento per il vaccino Covid. Se le richieste sono raddoppiate in Lombardia e nel Lazio il portale è andato in tilt, anche i pratesi non sono stati a guardare. Venerdì (il giorno successivo all’annuncio del governo dell’introduzione del green pass obbligatorio per molte attività) le prenotazioni del vaccino al Centro Pegaso sono più che raddoppiate passando da una media giornaliera di 612 della scorsa settimana a 1.594. Un boom che fa ben sperare nella ripresa a pieno ritmo della campagna vaccinale. Molte le prenotazioni per i giovanissimi, ossia i minorenni che per ora sono rimasti ai margini delle vaccinazioni.

In Toscana sono poco più di ventimila i ragazzi dai 12 anni in su, che hanno ricevuto la prima dose di vaccino. L’obbligo della certificazione verde ha dunque spinto i cittadini ad accaparrarsi una data per la prima somministrazione. Anche se, ad esempio, venerdì le prenotazioni nella fascia di età 12-15 anni non erano disponibili prima della fine di agosto. La situazione sui minorenni si dovrebbe sbloccare quando arriveranno le dosi da distribuire ai pediatri che sono già in allerta e pronti alle somministrazioni. Intanto ieri i contagiati nella provincia di Prato si sono mantenuti stabili: 38 i nuovi casi e nessun decesso, come riferito dalla Regione. Restano, invece, sotto controllo i numeri delle ospedalizzazioni. A Prato c’è un solo ricoverato in terapia intensiva, mentre in area Covid al Santo Stefano i posti letto occupati sono 9 su 10 disponibili (uno più rispetto a venerdì) e al Centro Pegaso sono 5 su 10. "Non ci sono più dubbi, siamo dentro una nuova ondata: i positivi giornalieri aumentano ogni giorno in tutte le regioni italiane arrivando a oltre 5000 in tutta Italia e quasi 500 in Toscana", spiega Roberto Spighi, ricercatore pratese dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e membro del comitato di crisi che da oltre un anno analizza i dati Covid. "La situazione è ben diversa dalla scorsa estate. Oggi i contagi salgono con un tempo di raddoppio di circa 8 giorni, significa che se continua così tra circa una settimana avremo 10.000 contagi al giorno e 20.000 fra due settimane in tutta Italia". I dati sono consultabili sul sito internet https://covid19.infn.it/ dove è possibile vedere l’andamento delle varie ondate non solo in Italia, ma anche nelle singole province. "Un’analisi più ampia – prosegue Spighi – mostra che oggi la situazione è migliore rispetto a quella di un anno fa perché buona parte della popolazione è vaccinata e il vaccino sta funzionando. In Italia questa ondata è cominciata a inizio luglio e dunque è presto per vedere le conseguenze sulle ospedalizzazioni e nelle terapie intensive, ma i numeri che arrivano dai paesi in cui questa ondata è arrivata prima, come Regno Unito e Israele, dimostrano che il forte aumento dei contagi non ha portato una crescita altrettanto alta di ospedalizzazioni».  

A oggi in Italia e in Toscana le terapie intensive seguono un andamento costante a dimostrazione che il numero di casi gravi è molto diminuito rispetto al passato. "Ma attenzione – aggiunge Spighi – sicuramente nei prossimi giorni vedremo un aumento dei ricoveri, anche se non dovrebbe essere come nei mesi scorsi. Per ora in Toscana, Lucca è la provincia più colpita in base alla popolazione residente, seguita da Firenze e Prato, che, dopo essere stata la peggior provincia italiana per diversi mesi, sta passando un buon periodo rispetto alle altre. E’ presto per capire la portata di questa ondata e in percentuale quante persone saranno ricoverate, ma il numero scenderà più aumenteranno i vaccinati".