Duemila nuovi ispettori contro le "morti bianche"

Accelerate le procedure d’assunzione. La promessa del ministro Orlando dopo la tragica fine di Luana D’Orazio il 3 maggio scorso a Montemurlo

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Lo strazio, la sicurezza. Tre mesi dopo, la tragica morte di Luana D’Orazio – e di tanti, troppi altri lavoratori anche in questo periodo – porta dei frutti. L’assunzione di centinaia di ispettori dei luoghi di lavoro. "Bisogna eseguire più controlli, incrociati e soprattutto chirurgici. Bisogna puntare direttamente a ispezionare le aziende che presentano maggior rischio o il rischio di incidente di maggiore gravità". Così Bruno Giordano, magistrato scelto dal ministro del lavoro Orlando per guidare, a partire da domani, l’Ispettorato nazionale del lavoro. "Teniamo conto che gran parte degli incidenti si verifica nelle piccole e medie imprese, che ovviamente hanno bisogno di maggior supporto, maggiore assistenza e questo vista la loro distribuzione sul territorio nazionale richiede una forza ispettiva maggiore - prosegue Giordano - per fortuna ora abbiamo la possibilità di assumere 2.000 nuovi ispettori ed è la più grande immissione di personale che sia mai stata fatta per l’Ispettorato nazionale del lavoro negli ultimi decenni".

Su quando entreranno in servizio i nuovi ispettori, Giordano risponde: "I termini del concorso sono stati da poco riaperti per rispettare le nuove regole del ministro della funzione pubblica e prevediamo di celebrare gli scritti entro l’autunno con la messa in servizio entro la fine dell’anno. Quindi tempi brevissimi che ci consentiranno di aumentare i controlli e programmarne non solo una maggiore quantità ma anche una maggiore qualità". A voler essere pignoli, stando a quanto scritto da Orlando sul sito del ministero citando una conversazione telefonica con il presidente Mattarella, le assunzioni di "nuove risorse" sono 2.099 di cui 1053 ispettori, cui vanno aggiunti 184 amministrativi. Comunque un passo avanti per provare ad evitare che si ripetano con agghiacciante frequenza incidenti mortali nelle fabbriche e in altri luoghi di lavoro come accaduto all’operaia di 22 anni – madre di un bambino di 5 – la mattina del 3 maggio in un orditorio di Oste di Montemurlo. Il ministro del resto, pochi giorni dopo la morte di Luana, aveva garantito l’assunzione di 2.100 ispettori. Orlando si era anche recato a far visita ai familiari della ragazza nella loro abitazione di Agliana.

Per la morte di Luana D’Orazio sono indagate tre persone, tra cui la titolare dell’azienda e il marito. Si attende il deposito in procura della perizia del consulente del pm. Sembra ormai accertato dagli esami tecnici eseguiti sui macchinari, che i dispositivi di sicurezza dell’orditoio che stritolò la sventurata operaia fossero stati manomessi.