Ex ospedale da demolire: tanti dubbi sull'appalto per il maxi ribasso. L'Asl chiede lumi

Nel mirino il contratto da applicare agli operai che lavoreranno nel cantiere del Misericordia e Dolce e lo smaltimento delle macerie

L'ex ospedale Misericordia e Dolce

L'ex ospedale Misericordia e Dolce

Prato, 4 settembre 2018 - L’Asl prova a stringere i tempi sul fronte della demolizione del vecchio ospedale. Ieri mattina i tecnici dell’azienda sanitaria hanno inviato una lettera al raggruppamento che si è aggiudicato l’appalto chiedendo chiarimenti sul progetto. Una procedura che si è resa necessaria dopo che il gruppo composto da Daf costruzioni stradali, Garc di Carpi ed EdilMoter di Roma ha vinto la gara presentando un’offerta anomala, con ribasso del 39,54% rispetto al prezzo base. Si parla di uno sconto di 2,2 milioni di euro, abbassando il costo dei lavori per demolire l’ex Misericordia e Dolce dai 5,5 milioni iniziali ai 3,3 milioni.

La lettera scritta dall’Asl si incentra soprattutto sul contratto di lavoro che il raggruppamento vuole somministrare agli operai impegnati nel cantiere. "Vogliamo assicurarci – spiega Gianluca Gavazzi, responsabile Asl del procedimento – che le paghe attribuite al personale siano in linea con quelle dei contratti di lavoro firmati dalle organizzazioni sindacali. Oltre alla manodopera inoltre vogliamo capire quanto intendono spendere per i materiali e per lo smaltimento dei rifiuti. Serviranno dei giustificativi chiari a ogni nostra richiesta. Per rispondere avranno 15 giorni di tempo".

Una volta giunta la replica del raggruppamento che si è per il momento aggiudicato l’appalto, servirà un’altra settimana all’Asl per analizzare tutto il progetto e procedere con l’aggiudicazione definitiva. Nel caso in cui le carte non dovessero convincere, allora si passerà ad assegnare l’appalto al raggruppamento che si è piazzato al secondo posto. "Va chiarito – aggiunge Gavazzi – che ci devono essere problemi eclatanti per procedere con la revoca dell’appalto. Per il momento abbiamo stimato di chiudere tutto il procedimento per i primi d’ottobre".

L’assegnazione materiale del cantiere slitta così a novembre, visto che va concesso circa un mese all’azienda vincitrice per organizzarsi con i lavori. Secondo l’offerta presentata da Daf, Garc ed EdilMoter serviranno nove mesi di tempo (269 giorni per l’esattezza) per completare la demolizione. Questo significa che lo scheletro dell’ex Misericordia e Dolce andrà giù del tutto per la fine dell’estate 2019. Questo naturalmente salvo intoppi dettati da problemi durante il cantiere o da ricorsi alla giustizia amministrativa.

"Nel frattempo – conclude Gavazzi – stiamo già provvedendo a modificare la viabilità interna all’ex ospedale. Il parcheggio naturalmente durante i lavori non ci sarà più, mentre cambieranno le modalità d’ingresso alle palazzine. Si entrerà in auto da via Cavour, ma si uscirà da via della Misericordia. Uno dei due accessi su via Cavour, infatti, sarà riservato ai camion delle aziende, che dovranno portare via il materiale pian piano che si procede con la demolizione".