"Deluso dalle parole di Barberis I pifferai magici non ci incantano"

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Sono deluso e amareggiato dalle parole dell’assessore Barberis lette su La Nazione. Non tanto per l’ennesima chiusura ad un progetto che rivoluzionerebbe la vita di tanti cittadini (il parcheggio sotterraneo), ma per questo ostinarsi a proseguire una narrazione sempre più lontana dalla realtà. Ha annunciato che quel poco amianto trovato verrà lasciato lì e ricoperto, che negli spazi recuperati del Santa Caterina troverà spazio un nuovo corso del Pin sulla moda sostenibile (ormai si ha l’idea che per far sembrare qualcosa interessante basti aggiungere il termine "sostenibile" e che in superficie si conferma la costruzione di un padiglione eventi che servirà al corso di laurea e alle aziende (un altro fallimento scritto, come il mercato coperto al Macrolotto Zero) e non servizi utili alla cittadinanza. Considero questo approccio per nulla politico e del tutto velleitario, strumentale alla presenza dei rendering alle biennali di architettura ma lontano dalla volontà di migliorare la vita dei cittadini. Anziché ascoltare la richiesta proveniente da parte di molte persone di aprire un nuovo dibattito sul futuro della città, questa amministrazione preferisce andare avanti a testa bassa sulle proprie convinzioni continuando a perdersi nelle giungle urbane e nei rendering. I pratesi continuano però a perdere molto tempo nel traffico, a non comprendere perché la situazione al Soccorso sia la stessa di 9 anni fa e così via. C’è una Prato che non si fa più abbindolare dalle sinfonie del Pifferaio Magico. È questa parte di città che proverà a costruire una visione alternativa ai rendering, alle giungle e ai restringimenti delle strade.

Jonathan Targetti

Prato Riparte