Covid Prato, contagi in crescita nonostante la zona rossa. L'attesa del picco dell'ondata

Con 363 nuovi casi alla settimana ogni 100mila abitanti Prato resta abbondantemente sopra la soglia critica. Ieri tre morti in ospedale

Vaccini al San Matteo di Pavia

Vaccini al San Matteo di Pavia

Prato, 18 marzo 2021 - La terza ondata dell’epidemia si avvicina sempre di più al picco, annunciato dagli esperti per la prossima settimana. Gli ultimi dati i rilevati dall’Asl Toscana Centro fanno intravedere una situazione pesantemente a rischio.

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"Prato con la sua provincia sta crescendo ancora un po’ nel numero dei casi, siamo più o meno sul più 11% rispetto alla scorsa settimana", spiega Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione. "Siamo sopra il livello di guardia. Lo suggeriscono chiaramente i numeri con 933 positivi in totale negli ultimi sette giorni. Se si confrontano agli 841 dei sette giorni precedenti notiamo un trend chiaramente in crescita e un tasso di 363 nuovi contagi ogni 100.000 abitanti. Quindi abbondantemente sopra la soglia dei 250 casi ogni 100.000 abitanti oltre la quale una città entra automaticamente in zona rossa".

Certo, le situazioni non sono identiche fra i vari comuni della provincia. "Il paese in cui il numero dei contagi sta crescendo più che da altre parti è Carmignano con un + 63% rispetto alla scorsa settimana, seguito da Montemurlo che segna + 41%. A Prato, tutto sommato, non ci sono numeri eccessivi, con un +8% rispetto ai sette giorni precedenti".

Ma ci sono anche dati positivi, dati da un paio di Comuni in cui la diffusione del virus manifesta una decrescita: "Si tratta di Poggio a Caiano che presenta un 7% di casi in meno e Cantagallo che addirittura da - 60%. In quest’ultimo caso c’è da tenere in conto che di fronte a una popolazione numericamente scarsa come quella di Cantagallo, basta poco per avere scostamenti percentuali significativi". Ancora presto per valutare gli effetti della zona rossa. "E poi la zona rossa di oggi è assai meno rigida rispetto ad un vero lockdown e gli effetti sono quindi meno impattanti", commenta ancora Berti.

"Reali benefici potranno probabilmente essere verificati più avanti nel tempo". Anche per vedere un allentamento della pressione che grava sull’ospedale bisognerà probabilmente attendere che sia passato il picco della settimana. "Il nostro sforzo attuale va nel senso di ampliare ulteriormente i posti letto dell’ospedale e di mettere a frutto la flessibilità del sistema ospedaliero in rete", conclude Berti. Intanto , per stare a ieri, incoraggiante flessione del numero dei positivi, che sono stati 69, mentre l’elenco delle vittime si arricchisce, purtroppo, di altre tre persone.

Si tratta di un uomo di 77 anni e di una donna di 82 di Prato, entrambi deceduti al Santo Stefano. La terza vittima è Carmine Potenza, 83 anni, residente a Montemurlo con la moglie Cira a Bagnolo. Era molto conosciuto in paese, anche per essere lo zio di Anselmo Potenza, presidente di Sophia ed ex presidente della Cna di Prato. L’uomo era stato ricoverato qualche giorno fa per le complicanze di alcune patologie di cui soffriva da tempo, ma in ospedale è arrivata anche la notizia della positività al Covid.

"Mi stringo in segno di cordoglio alla famiglia Potenza per la perdita del caro zio Carmine. - sottolinea il sindaco Simone Calamai- Se ne va un uomo solare, allegro, benvoluto da tutti".

I nuovi casi Covid registrati ieri sono così distribuiti: 56 casi a Prato, uno a Cantagallo, uno a Carmignano, 5 a Montemurlo, 2 a Poggio a Caiano, 3 a Vaiano e uno a Vernio. I posti letto in area Covid in ospedale sono 159 e risultano tutti occupati, mentre in terapia intensiva i ricoverati sono 18 a fronte di 20 letti disponibili. Aumentano i letti presenti all’interno del Centro Pegaso, con 40 postazioni per ora occupate da 36 pazienti, mentre risulta esaurita la rsa La Melagrana con 42 degenti. Il totale dei ricoverati fa 255.