Corsa ai vaccini, ma booster sotto media Over 50: almeno una dose quasi per il 98%

Le percentuali dell’Asl risultano però lievemente sovrastimate: si basano su una popolazione inferiore a quella reale. Ecco perché

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La corsa ai vaccini continua, fra gli over cinquanta refrattari ora obbligati per legge e terze dosi da completare. Anche nell’ultima settimana i numeri di Prato sono in crescita evidente, come testimoniano i dati ufficiali dell’Asl aggiornati a questa domenica. Gli aumenti si registrano in tutte le fasce di età e per ogni fase di vaccino, meno marcati per i bambini tra i cinque e gli undici anni (prima iniezione per il 13.3%, contro il 17.1% della media Toscana Centro). Fra gli over 50 Prato è invece ormai vicina al 98% di prime dosi, ma le percentuali fornite dall’Asl hanno un piccolo difetto: si basano su una popolazione residente complessiva che è più bassa di quella reale.

Un esempio: i cinquantenni. Nelle tabelle Asl risultano con almeno la prima dose 30.385 residenti, 236 in più degli iscritti all’anagrafe di quella fascia d’eta. Non a caso la percentuale è pari al 100.78%: qualcosa non torna. L’Asl utilizza come riferimento la popolazione stimata dall’Istat al 1° gennaio 2021, che però è inferiore a quella registrata dall’anagrafe del Comune di quasi 800 abitanti. Prendendo come base il dato aggiornato del Comune la quota di vaccinati con prima dose diventa il 98.98%. Questo vale per ogni fascia d’età, basti pensare che l’Asl considera una popolazione residente complessiva di 193.568 abitanti, mentre all’anagrafe comunale ne risultano 194.312 lo scorso 31 dicembre e 194.793 il 1° gennaio del 2021 (in città negli ultimi dodici mesi la popolazione è diminuita soprattutto per il record dei decessi, dovuti al covid ma anche agli effetti indotti del covid in termini di minore prevenzione, ansia e stress, maggiore difficoltà di accesso alle cure rispetto a quando il covid non c’era).

Per stimare il numero dei non vaccinati forse è meglio fare i conti partendo dai dati sui residenti forniti dal Comune: fra gli over 50 in città sarebbero circa duemila persone (metà delle quali tra i sessantenni), quasi il doppio di quelle che risulterebbero dai numeri dell’Asl. Sarebbero comunque solo il 2.7% della popolazione di quella fascia di età e l’1% di quella complessiva. Tra loro anche i guariti da covid o gli esenti per patologie. Poi c’è il capitolo immigrati che vivono a Prato senza avere la residenza, magari perché clandestini: non sappiamo nemmeno quanti sono, davvero impossibile sapere se e quanti sono vaccinati. La nostra provincia si conferma la più vaccinata per prime e seconde dosi dell’Asl Toscana Centro: ha quote nettamente più alte della media, pur ipotizzando percentuali lievemente sovrastimate (per la popolazione complessiva più bassa presa come base). Resta invece sotto la media Asl sulle terze dosi, a parte gli over 70. Qualche dato: 50.6% di booster per i sessantenni (54.9% la media); 46.1% per i cinquantenni (media 49.2%); 29.9% per i quarantenni (media 31.5%); 22.96% per i trentenni (media 31.5%). Fra i giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni prima dose al 92%, terza al 22%: dati in linea con le altre zone della Toscana Centro. Tra i ragazzi dai 12 ai 17 anni almeno una dose per il 76.7%, un punto sopra la media Asl.

Infine, qualche numero sugli hub. Dal 27 dicembre 2020 - quando è iniziata la campagna vaccinale - a domenica scorsa al Pegaso di via Galcianese sono state somministrate 235.836 dosi: il dato più alto della Toscana Centro dopo il Mandela di Firenze, a quota 697.377. Per il Pellegrinaio invece 103.201 vaccini. Una curiosità: domenica al Pegaso 1.100 terze dosi, di cui 1.042 del vaccino Moderna.

Anna Beltrame