Coronavirus. Si può uscire dal comune per fare la spesa. Ma solo se...

La prefettura risponde ai sindaci dei piccoli centri e li rassicura: "E’ possibile recarsi nei supermercati più vicini alla propria abitazione"

ll prefetto Rosalba Scialla ha risposto ai sindaci di Carmignano e Cantagallo

ll prefetto Rosalba Scialla ha risposto ai sindaci di Carmignano e Cantagallo

Prato, 25 marzo 2020 -  La Prefettura risponde a Prestanti e a Bongiorno. I carmignanesi e i cittadini di Cantagallo potranno spostarsi nei comuni limitrofi per l’ approvvigionamento alimentare. Dopo l’ ultimo decreto del 22 marzo, che impone il divieto di cambiare zona di residenza, se non per lavoro, salute o urgenza, si era subito diffusa preoccupazione tra gli abitanti dei piccoli comuni dove non esistono catene alimentari, a parte quale piccolo alimentari. Così i sindaci di Carmignano e Cantagallo avevano scritto al prefetto e al questore per chiedere l’ autorizzazione a sconfinare nei comuni limitrofi per fare la spesa. E subito è arrivata la risposta della prefettura che ha detto "sì".

"Nel Comune di Carmignano – aveva scritto Prestanti – è presente un’unica struttura commerciale di piccole dimensioni, situata a Seano, impossibilitata a soddisfare le esigenze di tutta la popolazione del Comune, (15 mila abitanti)". Da qui la richiesta del sindaco per i concittadini di potersi recare nelle attività commerciali di generi alimentari di Poggio a Caiano e di Poggetto. Ieri è arrivata la risposta del prefetto Rosalba Scialla che conferma dunque la possibilità, per l’acquisto di generi di prima necessità, di uscire dal territorio comunale se il punto vendita è il più vicino e accessibile all’abitazione. "Andiamo così a rispondere alle tante richieste che ci stanno arrivando dalla comunità – ha detto Prestanti – e si va a garantire un servizio essenziale per i cittadini. Fermo restando che dobbiamo rimanere a casa e muoverci solo per comprovate necessità, i carmignanesi, per gli spostamenti destinati all’approvvigionamento di generi alimentari, possono dunque recarsi al punto vendita più vicino o accessibile alla propria abitazione, anche se questo si trova in un Comune limitrofo. Ovviamente specificando il tutto nella nuova autocertificazione, che può essere scaricata dal sito del Comune".  

Stessa comunicazione è arrivata ai sindaci della Vallata e al Corpo Unico di polizia municipale della Val di Bisenzio. Il testo, arrivato agli abitanti anche su Telegram, è calato sulla realtà valbisentina, con alcuni esempi pratici di quello che si può o non si può fare. "Il Ministero dell’Interno – recita la nota - nel confermare il divieto per tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune in cui ci si trova se non per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute, chiarisce che tra queste rientra l’approvvigionamento dei generi alimentari qualora il punto più vicino e/o accessibile dalla propria abitazione sia ubicato in territorio di altro comune. Per le persone presenti nel Comune di Cantagallo è quindi consentito effettuare l’approvvigionamento nei supermercati presenti nei comuni limitrofi di Vaiano e Vernio in ragione della minor distanza dall’abitazione, come secondo il medesimo concetto sarà loro possibile recarsi in detti comuni per i prodotti farmaceutici o per fruire dei servizi non presenti sul territorio qualora ricorra il presupposto dell’assoluta necessità". "Ripeto l’invito a restare in casa – dice Bongiorno – e a limitare le uscite per la spesa, che va fatta preferendo i negozi di vicinato, che voglio ringraziare per il servizio che stanno svolgendo. Per gli articoli che nelle botteghe non troviamo, si può andare nei comuni vicini ma l’indicazione è quella di cercare di andare al supermercato una volta la settimana, non di più".  

Caterina Cappellini Claudia Iozzelli © RIPRODUZIONE RISERVATA