Cordoglio in città per Alberto Risaliti, stroncato dal Covid

Folla alla Pubblica Assistenza per l'imprenditore, già attivista del Psi e sindacalista Uil. Domani alle 15 il trasferimento al tempio crematorio

Alberto Risaliti

Alberto Risaliti

Prato, 3 marzo 2021 - Vasto cordoglio in città per la scomparsa di Alberto Risaliti, notissimo imprenditore nel settore della disinfestazione, fondatore e socio assieme al figlio Andrea de "La Saetta". Risaliti avrebbe compiuto 69 anni la prossima estate ed è deceduto all'ospedale di Careggi a Firenze, al quale era giunto dall'ospedale Santo Stefano, dove era stato ricoverato poco meno di un mese fa, nel reparto Covid

Alle cappelle del commiato della Pubblica Assistenza, dove è esposta la salma è un continuo susseguirsi di visite da parte di amici e conoscenti che si stringono al dolore della moglie Marzia e del figlio Andrea. Fisico aitante, l'aspetto da condottiero conferitogli dalla barba, Risaliti aveva carattere estroverso, esuberante, socievole ed era conosciutissimo in ogni ambiente della città. Nel periodo in cui fu dipendente del Consiag militò nel sindacato Uil, mentre in politica aderì al Psi, di cui fu attivo esponente della federazione pratese, ricoprendo cariche interne ed istituzionali. 

A provocare il decesso di Risaliti sarebbero state complicazioni cardiache innescate dal Covid: dieci anni fa era stato colpito da un infarto, dal quale si era peraltro perfettamente ristabilito. 

Al momento del ricovero Risaliti aveva appena festeggiato assieme a familiari, maestranze e clienti i 50 anni di vita de "La Saetta", da lui fondata il 26 gennaio 1971, considerata fra le imprese storiche d'italia nel campo della disinfestazione di ambienti e attualmente una delle maggiori aziende del ramo in Toscana.

Alle 15 di domani, 4 marzo, la salma sarà trasferita al tempio crematorio. Non è previsto alcun rito funebre.