Consorzio del riciclo e del riuso "Tessile, regole da riscrivere"

La nuova realtà entra nella seconda fase della propria azione: ora gli incontri con le aziende locali

Migration

Dopo l’atto costitutivo del Corertex, il Consorzio per il riuso e riciclo tessile passa alla seconda fase del suo impegno. Sono infatti in programma entro fine maggio due riunioni strategiche per lo sviluppo dell’attività che coinvolge l’intero distretto pratese. Il primo sarà un incontro con tutte le aziende che si occupano di riciclo a Prato; successivamente andrà invece in scena un incontro con le imprese protagoniste del mondo del riuso. Gli otto soci fondatori del consorzio (Euroclothing, Abf International, Comistra, Francioni, Suatex, Drd, Prema e Gemar & Figli) dopo avere elaborato uno statuto caratterizzato da etica, trasparenza, rispetto delle regole e leale collaborazione, adesso vogliono allargare il Consorzio a quante più aziende possibile. Così da potere poi avere un peso tecnico di rilievo nelle convocazioni dei tavoli interprovinciali, regionali, nazionali ed europei dove si scriveranno le nuove regole del settore che si occuperanno dei temi della raccolta differenziata nel tessile e della responsabilità diretta del produttore. "Come imprenditori e come distretto abbiamo il dovere morale e materiale di scegliere il percorso giusto per il nostro territorio", dice il presidente del Corertex, Raffaello De Salvo (nella foto). Il consorzio è pronto a dialogare con tutti gli enti e le istituzioni preposte alla stesura delle nuove normative di settore, mettendo a disposizione le nostre conoscenze in materia. E’ bene precisare che se le regole non dovessero essere scritte in maniera corretta, si rischia di mandare in crisi una intera filiera con i suoi 150 anni di competenza". Il passo successivo, una volta coinvolto tutto il distretto, sarà quello di ampliare e allargare le collaborazioni alle aziende di tutta Italia che si occupano di riuso e riciclo. "Il consorzio vuole aprirsi a tutte le aziende etiche del distretto", conclude il vicepresidente Fabio Marseo. "Vogliamo rappresentare una controparte tecnica che possa dare alla politica consigli e indicazioni su come regolamentare i settori del riuso e del riciclo".