Con "Seta" i dialoghi sulla Cina Sul mondo che cambia ed è qui

Oggi il Festival fra il Museo del Tessuto e Officina Giovani. Incontri con artisti, musicisti e giornalisti. Riflettori anche su Tik Tok e sulla storia emblematica di Cristina, arrivata a Prato da laggiù e poi sparita

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La Cina raccontata da giornalisti, musicisti, artisti e studenti. "Festival Seta. Dialoghi sulla Cina contemporanea" promosso dall’associazione Orientiamoci in Cina oggi si snoda fra il Museo dei Tessuto e Officina Giovani. Non esiste ovviamente na sola Cina ma diverse Cine e l’intenzione della rassegna è quella di far luce su aspetti talvolta poco conosciuti e appariscenti della Cina di oggi. Stamani (ore 10,30) al Museo del Tessuto Gennaro Sangiuliano (direttore di Rai2) presenterà il suo libro "Il Nuovo Mao. Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di oggi" intervistato da Piero Ceccatelli, caporedattore de La Nazione. Alle 12,30 musiche tradizionali cinesi a cura di Isabel Shen. A seguire (ore 14,40) "Promenade a Beijing: a spasso per la capitale cinese": si tratta di un tour virtuale per la capitale cinese con presentazione del progetto "Beijing Digital Camp". Poi arriverà dei momenti più attesi dai giovani (e non solo) di ogni nazionalità: alle 16,30 viaggio alla scoperta di "Tik Tok", la piattaforma cinese che sta cambiando il mondo dei social network. Interverrà la sociologa Ester Macrì. Alle 18 il Festival Seta si sposta ai giardini di via Carlo Marx con "Muro di Vetro", la residenza artistica di Qiu Yi, in collaborazione con il progetto "La città continua". L’installazione è un invito al dialogo possibile. La serata proseguirà a Officina Giovani alle 21 con "Cina. Le radici profonde", un viaggio fotografico e musicale attraverso le differenze generazionali ed il concetto confuciano di pietà filiale. A cura di Luca e Fernando Fidanza in collaborazione con GattoMerlino editore Roma. Ci sarà anche un workshop con presentazione di una attività di analisi e ricerca sociale diretta agli studenti delle scuole superiori di Prato. Chiuderà il racconto de "Il viaggio di Cristina", la storia di una donna che ha raggiunto Prato un giorno di giugno. Persona senza fissa dimora, di lei non si sapeva molto, soltanto che arrivava da Padova. Dal "mistero di Cristina" alle difficoltà di comunicazione con le comunità cinesi: l’epidemia ha complicato ulteriormente le nostre traiettorie di vita. Però Prato rappresenta per molti cinesi il luogo inteso come "casa" e forse anche per Cristina Prato è stata la casa, per un momento.

Il Festival Seta - Dialoghi sulla Cina Contemporanea vuole diventare un appuntamento annuale di approfondimento nel quale si alternino convegni e presentazioni sui temi di attualità, economia, incontri e workshop dove protagonisti sono la cultura, la lingua cinese ed i nuovi social-media.

M. Serena Quercioli