Stadio e ripescaggio, le priorità di Commini. "Tornare fra i pro? Bisogna provarci subito"

Il nuovo proprietario del Prato torna a rivolgersi ai tifosi: "La squadra ha bisogno di voi". E sul futuro: "Serie D o Lega Pro, io sono pronto"

Stefano Commini e il sindaco Matteo Biffoni (foto Attalmi)

Stefano Commini e il sindaco Matteo Biffoni (foto Attalmi)

Prato, 1 maggio 2021 - "Andiamo tutti insieme a seguire le partite del Prato per sostenere i ragazzi e provare ad aiutarli nella rincorsa ai play off. Sarò a Montemurlo a vedere le partite della squadra ogni volta che mi sarà possibile e già la prossima settimana tornerò a Prato per incontrare i tecnici del Comune ed iniziare a valutare insieme a loro i passaggi necessari per riportare il Prato al Lungobisenzio". Per ora è un vortice di entusiasmo Stefano Commini, nuovo presidente del Prato, che dopo 42 anni ininterrotti di gestione della famiglia Toccafondi ha rilevato il 100% delle quote della società laniera con la sua Commini Group Spa.

Il giorno dopo l’annuncio della svolta, l’invito ai tifosi è chiaro: "Tornate a sostenere la squadra, compatibilmente con le restrizioni imposte dal coronavirus". Mercoledì o giovedì della prossima settimana l’imprenditore romano, che dice di non non voler perdere tempo, tornerà in città. Il primo punto all’ordine del giorno del suo programma di rilancio dell’Ac Prato riguarda lo stadio Lungobisenzio: "Tornerò in città per presentare subito la richiesta di giocare al Lungobisenzio in forma ufficiale. Voglio che la prima partita della prossima stagione il Prato la giochi in via Firenze e magari per quell’occasione sarebbe bello organizzare una sorta di festa, Covid permettendo", dice Commini. "Dovrò anche rendermi conto di cosa effettivamente comprende l’impianto prima di prevedere una serie di investimenti sulla struttura, che comunque ci piacerebbe effettuare, anche per aumentare i servizi a disposizione della città. Siamo pronti a qualsiasi opzione, sia di fronte all’ipotesi di disputare un nuovo campionato di serie D, così da provare subito a tornare nei professionisti, sia che si aprano spiragli per un eventuale ripescaggio in serie C. Ma per realizzare questa seconda ipotesi serve prima di tutto la disponibilità di un impianto a norma e servono i risultati sportivi". Nessun problema economico, dice Commini, per eventuali garanzie e fideiussioni che possono anche arrivare a superare i 600.000 euro (ma la cifra esatta dipenderà dai prossimi regolamenti) in caso di ripescaggio nei professionisti. Semplicemente gli obiettivi e le strategie future dipenderanno molto dal campionato che dovrà essere affrontato nella stagione 2021-2022. Dunque il dialogo con il Comune andrà a cadere anche su questi punti, cioè sulla tempistica necessaria per mettere a norma il Lungobisenzio considerando entrambe le opzioni, cioè la serie C e la serie D, con le dovute differenze in termini di costi e tempi dei lavori. Massimo riserbo, almeno per il momento, su staff tecnico, allenatori, giocatori, dirigenti che la gestione Commini vorrà portare a Prato.

"La squadra deve lavorare in tranquillità. Dico solo, in generale, che non basta tesserare giocatori o allenatori blasonati. Servono persone che abbiano anche valori umani importanti e che siano capaci di lavorare in squadra e fare gruppo. Serve la struttura giusta e che si crei una armonia all’interno dell’ambiente", precisa l’imprenditore romano. "Ho preso contatti con società di serie A e serie B per avere a disposizione giovani di talento. P artiremo subito con la scuola calcio e con parte del settore giovanile, utilizzando i campi esistenti. Mi fa piacere che alcune società abbiano manifestato l’interesse ad incontrarmi e a dialogare. Sono una persona inclusiva. Se otterremo la gestione dello stadio, per esempio, sono sicuro che riusciremo anche a trovare un accordo con il Prato 2000, che mi dicono essere un’altra società che ha bisogno di un terreno di gioco per disputare l’Eccellenza".