Comitati e M5s attaccano Ma gli industriali votano sì

Si potrebbe arrivare ad un’altra battaglia legale sul progetto da 2200 metri. Maioriello (M5s): "Biffoni parli". Tremano Fontanelle, Cafaggio e San Giorgio

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Se l’associazione in Pista spinge per cercare di concretizzare il nuovo assetto dello scalo di Peretola, fortemente voluto dalla politica fiorentina, i comitati del no si stanno preparando per una nuova battaglia per bloccare sul nascere ogni proposito di pista da 2.200 metri. Una battaglia che potrebbe nuovamente sfociare in uno scontro legale davanti alla giustizia amministrativa. I comitati finora non hanno partecipato né al dibattito pubblico promosso da Toscana Aeroporti, né all’iniziativa di martedì sera all’ex chiesino di San Giovanni, sostenendo che "la nuova pista non cambia niente rispetto a quella già bocciata dal Tar".

"Non bastano quattro gradi di differente orientamento per salvaguardare l’ambiente territoriale – spiegano –. Quindi non c’è niente di cui discutere, questa pista non può stare nella Piana e non è compatibile con la salute dei cittadini che è prioritaria su ogni altro interesse".

Chi sta pensando di chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario sull’ipotesi della nuova pista di Peretola è il Movimento 5 Stelle.

"La Piana è già inquinata e la salute viene prima di tutto – dice il consigliere comunale Carmine Maioriello –. Non basta accorciare la pista di duecento metri per eliminare il problema del peggioramento delle condizioni ambientali e di tutela della salute dei cittadini. Riteniamo quindi che il nuovo progetto vada assolutamente bocciato e siamo a fianco dei comitati per ribadire il no all’aeroporto. Invitiamo in tal senso anche il sindaco Biffoni a una netta presa di posizione contraria allo sviluppo di Peretola. La nostra paura è che stavolta il sindaco non possa dire di no al Pd fiorentino".

Preoccupata per le ripercussioni sulla zona sud della città derivanti dal nuovo sviluppo di Peretola è anche la consigliera comunale del Pd, Monia Faltoni. "La simulazione di volo è molto preoccupante per le zone di Fontanelle, Cafaggio, San Giorgio e Santa Maria a Colonica – dice –. Parliamo di quartieri già interessati da problematiche di tipo ambientale, dove insistono infrastrutture come autostrada, Gida, c’è la previsione della terza corsia dell’A11, la stazione di compostaggio di Alia e nel prossimo futuro l’hub del riciclo tessile. Diciamo che manca solo l’aeroporto per completare il quadro. Io sono sempre stata contraria allo sviluppo di Peretola sia per l’impatto ambientale che per la mancanza di reali dati sui vantaggi economici derivanti dall’operazione. In Toscana ci sono altre priorità sul fronte della rete stradale e ferroviaria: spendere 450 milioni solo per l’aeroporto è un’assurdità. E poi quale sarebbe il valore aggiunto della nuova pista? Portare più turisti a Firenze? E Prato cosa ne guadagna?".

Fra tanti commenti contrari alla nuova pista di Peretola vanno però registrate anche le voci di chi è a favore, come gli industriali di Confindustria Toscana Nord. "Siamo a favore dello sviluppo del sistema aeroportuale toscano e quindi anche dello scalo di Peretola – spiegano da via Valentini –. Tutti i fattori di sviluppo della società e dell’economia del territorio sono elementi che concorrono alla crescita delle aziende della provincia e quindi li guardiamo con favore".

Stefano De Biase