"Cina e Russia Cos’è cambiato"

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"Le difficoltà della Cina hanno riportato produzioni in Italia e in Europa. Come azienda continuiamo a mantenere scambi con la Russia, ancora paese di sbocco che cerca prodotti occidentali. E’ stato trovato un modo per fare trasporti e pagamenti trasparenti, sebbene i tempi delle operazioni si siano allungati". Questa l’analisi di Francesco Lucchesi di Industria Italiana Filati: "Ma il filato 80% lana cardata e 20% nylon non può essere esportato in Russia perché potrebbe essere usato per confezionare abbigliamento bellico". La sostenibilità è una certezza nella collezione: su 65 filati 40 sono certificati per l’uso di fibre riciclate, viscosa sostenibile e cotone biologico. Nota dolente anche per il 2023? "La scarsità di personale qualificato a tutti i livelli".