I certificati di fine quarantena non arrivano La scuola riapre con banchi e cattedre vuote

Burocrazia e contagi mettono in crisi la ripresa delle lezioni. Prima campanella per Dagomari e Buzzi: oltre il 20% le assenze tra alunni e prof

Molte le assenza nel primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie

Molte le assenza nel primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie

Prato, 8 gennaio 2022 - La prima campanella è suonata ieri mattina e l’effetto contagi sul mondo della scuola è cristallizzato nelle classi decimate dal Covid e dalla burocrazia che ingolfa un sistema già in pesante affanno. Tra contagi e professori negativi ma senza via libera dall’Asl ieri mattina le assenze tra personale e studenti superavano il 20% del totale.

Nessuna sezione è stata rimandata a casa, ma nei prossimi giorni non è escluso che possa succedere. Il problema principale è legato alle assenze dei docenti e del personale ata che garantisce la regolare apertura e chiusura oltre all’igienizzazione delle classi. I colpiti al Covid direttamente o indirettamente quindi a casa in quarantena sono molte, ma molte sono anche le persone in attesa che l’Asl invii il certificato di guarigione per rientrare a lavoro.

Il sistema è in tilt e nonostante le rassicurazione della Regione sono tantissimi i pratesi che si sentono abbandonati, in un limbo nel quale non sanno cosa fare e come muoversi in attesa di un certificato che non arriva.

«Abbiamo riaperto con tutte le incognite del caso", conferma la preside del Dagomari Claudia del Pace. "C’erano tantissimi assenti sia tra i ragazzi che tra i docenti. Fino a lunedì abbiamo un orario ridotto di tre ore quindi ce la facciamo a garantire il servizio, la prossima settimana con orario pieno non escludo che per alcune classi sia garantito l’orario pieno". La scuola riflette quanto sta accadendo in città dove da oltre un settimana si registrano oltre mille contagi al giorno.

"Le assenze sono molte, ma la difficoltà vera è nella gestione burocratica delle quarantene", spiega il preside del Buzzi Alessandro Marinelli che ieri ha riaperto l’istituto di viale della Repubblica. "Non arrivano i via libera del Dipartimento di Igiene anche a chi si è negativizzato e così il personale non può tornare a lavoro. In una situazione come quella che stiamo vivendo anche poche persone fanno la differenza visto il numero di contagi. nessuna classe è stata rimandata a casa, ma certo non sarà facile anche perché arrivano circolari di chiarimento ogni ora ed è una corsa contro il tempo". Lunedì sarà il vero banco di prova anche per il trasporto pubblico: l’aumento dei contagi non risparmia il personale di Autolinee Toscane ieri erano 60 gli autisti in forza a Prato assenti per malattia. a livello toscano le assenze nell’azienda di trasporti sono passate da 536 a 648 mettendo a rischio il servizio.

Ieri in Regione si è svolto il vertice per fare il punto in vista di lunedì: trattandosi di una situazione in continua evoluzione non ci sono certezze. "L’obiettivo è salvaguardare l’offerta per studenti e pendolari", dicono da Autolinee. "Di monitorare quotidianamente la situazione riprogrammando il servizio secondo le esigenze ed in ogni caso di comunicare tempestivamente le corse che potranno essere garantite". Su Prato al momento non ci sono particolari problemi che potrebbero mettere in crisi il sistema dei trasporti lunedì mattina. Ma gli effetti a catena di Omicron sono imprevedibili. Silvia Bini