
Caso Campanelli. L’opposizione scrive al prefetto
Non si placa la polemica sul ritiro delle deleghe al consigliere Fabrizio Campanelli. L’opposizione ha scritto al prefetto di Prato chiedendo un consiglio monotematico. Con il capogruppo Puggelli (foto) hanno firmato la richiesta di convocazione del consiglio anche gli altri tre consiglieri di opposizione: Pucci, Tasselli e Vettori.
"Palandri conosceva bene la professione di Campanelli fino dalla campagna elettorale, quando si vantava di poter disporre di una squadra di tecnici che lo avrebbero aiutato a governare – spiegano i consiglieri di opposizione – e la questione era nota anche quando il consiglio del 21 giugno decise di assegnare quel tipo di deleghe. L’incompatibilità esiste davvero o è una scusa? Qual è il motivo vero per cui a Campanelli sono state tolte le deleghe? E perché questa decisione ci è stata comunicato solo a distanza di un mese a fronte di una questione così rilevante?". I consiglieri di opposizione sollevano anche un aspetto giuridico: "Le deleghe a Campanelli e ad altri due consiglieri – proseguono – sono state deliberate dal consiglio con tanto di atto formale, pertanto è solo il consiglio che può modificarle o toglierle, non il sindaco".
I consiglieri, quindi, hanno scritto al prefetto Cogode segnalando "la gravità istituzionale della vicenda e la necessità che sia fatta piena luce. Fin da subito ci siamo opposti al fatto che deleghe così rilevanti fossero ’smistate’ tra assessori e consiglieri – conclude Puggelli – e non si è mai vista a Poggio una compagine di governo così ampia: quattro assessori, tre consiglieri delegati, un superconsulente e presto anche un presidente del consiglio. Lo avevamo detto che si rischiava un pastrocchio, con il rischio di bloccare la macchina amministrativa del Comune".