I ladri non hanno pietà neppure dei disabili. "Via auto e carrozzina: ora sono confinato"

Il colpo di notte a Grignano: "Non posso più spostarmi da casa, così la mia vita è diventata impossibile. Chi l’ha fatto è malvagio"

Gianni Ceri, 75 anni, ex direttore di filiale della Cassa di Risparmio di Prato

Gianni Ceri, 75 anni, ex direttore di filiale della Cassa di Risparmio di Prato

Prato, 9 maggio 2022 - I ladri d’auto non hanno pietà neanche dei disabili. Non importa se quell’auto era vecchia di oltre 30 anni e se al suo interno c’erano una carrozzina per disabile e delle stampelle. I ladri hanno rotto il vetro, aperto lo sportello e portato via la macchina. Una Mercedes di fine anni Ottanta, senza alcun valore economico, ma con un grande valore di altro tipo, visto che apparteneva a un uomo che non può più camminare con le proprie gambe, ma ha bisogno di sostegni e di un mezzo comodo e adatto alle proprie esigenze per spostarsi.

Gianni Ceri, 75 anni, ex direttore di filiale della Cassa di Risparmio di Parto, deve oggi fare i conti con il furto della sua auto che per lui rappresentava un mezzo di libertà. Adesso senzapiù la Mercedes alla quale era legato da una grande valore affettivo visto che era appartenuta a suo fratello scomparso prematuramente, Gianni Ceri non è più libero di muoversi. Né in casa né fuori. "All’interno dell’auto avevo lasciato la mia sedia a rotelle e anche le stampelle. Adesso sono bloccato in casa", racconta amareggiato l’uomo.

"Questo non è un furto perché la macchina aveva un bassissimo valore economico, è uno spregio. Ci sono rimasto male perché quell’auto apparteneva a mio fratello, l’avevo sistemata con il tempo spendendo per la carrozzeria e il motore, era perfetta e faceva al mio caso", racconta. "Evidentemente la malvagità delle persone non ha confine". Ceri recita la targa a memoria "FIk05256", un cimelio che per lui rappresentava l’unica possibilità di movimento.

«Adesso sono confinato in casa", dice. "Chiederò alla Asl di poter avere una nuova carrozzina e delle stampelle per muovermi. Nei giorni successivo al furto, per andare a fare le visite mediche ho dovuto chiamare la Misericordia, invece con la mia auto potevo spostarmi quando desideravo". La speranza di ritrovare il mezzo rubato sono bassissime. "Ho fatto denuncia ai carabineri, ma mi è stato detto che spesso auto di vecchia data come la mia vengono rubate per essere mandate all’estero nei paesi dell’Africa dove vengono rivendute a basso costo", dice.

Il furto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì in via Beethoven nella zona di Grignano: "Alle 23,30 di giovedì sera i vicini mi hanno detto che l’auto era ancora parcheggiata in strada, ma nella notte non abbiamo sentito alcun rumore", dice amareggiato. "La mattina alle 7 quando sono uscito per andare a fare delle commissioni ho visto che la macchina era sparita. E’ stato un tuffo al cuore, all’inizio ho pensato che poteva averla presa qualcuno della famiglia, poi ho capito che non avevo più la mia auto né la carrozzina. Mi sono sentito come morire".

Silvia Bini